Una periodo sulla neve in Alaska, poi dagli sci è passata al surf alle Hawaii. Emma Ribom ha passato tanto tempo negli Stati Uniti, insieme al ragazzo, il fondista statunitense JC Schoonmaker e i suoi amici della squadra nazionale di sci di fondo degli Stati Uniti.
Per la svedese è stata l’occasione di rigenerarsi nel corpo ma soprattutto nello spirito, al termine di una stagione che aveva concluso ormai allo stremo delle forse, tanto da dichiarare di sentirsi soltanto una fondista che voleva solo sopravvivere per poi essere nuovamente semplicemente Emma.
E così ha fatto negli USA, godendosi le Hawaii: «Lì è come essere in un film – ha raccontato all’Expressen – come se fosse un paese immaginario. È stato fantastico essere lì e penso che sia divertente fare surf e fare qualcosa di diverso. Sto migliorando tanto nel surf, anche perché l’ho praticato quattro o cinque ore al giorno».
La svedese ha poi raggiunto Creta dove è iniziata la preparazione della nazionale in vista della stagione olimpica. «Ho imparato parecchio dalla passata stagione. È stata istruttiva e ora non vedo l’ora di guardare al futuro».
Nel corso dei Mondiali di Trondheim, Ribom aveva sofferto di tachicardia nel corso di una gara, che ne aveva ovviamente condizionato la prestazione: «Stiamo ancora indagando un po’, ma non è successo più nulla. In quel momento è stata un’esperienza spiacevole, qualcosa che non augurerei a nessun altro. Ma ho la sensazione che abbiamo la situazione sotto controllo e non mi preoccupo».
Eppure Ribom non si è fermata e ha proseguito a gareggiare: «È stata una grande sfida sotto molti aspetti, c’era anche un po’ di incertezza. Anche se molte persone intorno a me hanno cercato di convincermi che non è pericoloso, è comunque un’esperienza spiacevole. Forse è resa ancora più dura quando succede durante le competizioni più importanti della stagione. Non importa quanto ti sforzi, non puoi farci niente, ti senti davvero senza speranza».
Insomma, la pausa le ha ridato serenità: «Penso di aver fatto un buon lavoro nel cercare di lasciarmi tutto alle spalle e guardare avanti».