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Biathlon – Simon Eder è carico per l’ultima stagione: “Anterselva mi motiva, ma poi sarà tutto finito”

Photo Credits: Dmytro Yevenko

Simon Eder, veterano del biathlon austriaco, ma anche internazionale, viste le sue 42 primavere, ha recentemente annunciato in un’intervista al Kronenzeitung Salzburg che la prossima stagione 2025/2026 sarà per lui l’ultima della sua lunghissima carriera, avendo debuttato in Coppa del Mondo nel gennaio 2003. L’obiettivo è chiaro: le gare a cinque cerchi di Anterselva.

“Voglio fare un altro tentativo” ha detto, confermando la sua decisione di prolungare la sua carriera fino alla prossima stagione “Anterselva mi motiva, ma dopo sarà tutto finito”.

La località altoatesina ha un significato molto particolare per il biatleta e non solo perché, alla quinta partecipazione olimpica, Eder giocherà pressoché in casa vista la vicinanza della Südtirol Arena al confine austriaco. “È un sogno assoluto e la conclusione perfetta della mia carriera” afferma Eder “Mio padre Alfred vi ha vinto una gara in Coppa del Mondo e una medaglia ai Mondiali, quindi c’è un forte legame familiare. Anch’io sono salito sul podio e mi è sempre piaciuto gareggiare ad Anterselva: lo stadio, la pista, l’atmosfera, il cibo – mi piace proprio”.

Il salisburghese, che nella scorsa stagione è stato ancora una volta l’atleta più costante d’Austria, ha delle richieste chiare nei confronti della federazione austriaca per il suo ultimo tentativo: “La cosa più importante è migliorare la preparazione del materiale. Spero che ci siano dei rinforzi”.

Nonostante la grande motivazione e le aspettative, Eder rimane realista: “Mancano ancora otto mesi. Ora ciò che conta è la preparazione”. Dopo un intenso mese di allenamento ad aprile, attualmente sta completando un corso presso le forze armate austriache a Vienna, prima di potersi concentrare nuovamente e completamente sul porre le basi per la stagione invernale. L’entusiasmo e l’ambizione, però, rimangono ben saldi anche dopo 534 partenze in Coppa del Mondo: “Nei giorni buoni, possiamo competere con i migliori. Voglio scoprire di cos’altro è capace il mio corpo”.

Simon Eder non ha mai vinto una medaglia olimpica individuale, ma ha conquistato due argenti nelle staffette del 2010 e del 2014 (a Sochi l’Austria tagliò il traguardo interza posizione ma causa della squalifica per doping di Yevgeny Ustyugov, la squadra russa vincitrice è stata, anche se le medaglie non sono ancora state riassegnate): il capitolo finale non è però ancora scritto e, sapendo quanto può essere “strano” il biathlon, le Olimpiadi del prossimo anno potrebbero essere per l’austriaco il culmine di una carriera straordinaria.

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