Lo skiroll attraverso la Città Eterna. Con la pubblicazione del calendario di Coppa del Mondo per la stagione 2025 di skiroll, il mondo delle rotelle apprende la straordinaria notizia dell’approdo della massima competizione sulle strade di Roma. Per i prossimi 16 e 17 settembre è infatti programmata una due giorni di gare sull’asfalto della Capitale, che porterà i big del panorama internazionale a sfidarsi all’ombra dei monumenti senza tempo, prima attraverso una sprint da 150 metri e poi attraverso una mass start in tecnica libera. Nell’avvicinamento al grande evento, che rappresenterà un palcoscenico unico per la promozione della disciplina, Fondo Italia fa il punto con Tommaso Tamburro, allenatore della nazionale italiana di skiroll e responsabile FISI per il Centro Sud e le gare di prima fascia.
In apertura, il tecnico azzurro ribadisce lo stato avanzato dei preparativi verso l’importante appuntamento, con la messa in moto della macchina organizzativa avvenuta grazie all’ok della FIS al progetto, arrivato durante lo Spring Meeting di inizio mese a Vilamoura (Portogallo): “E’ stata ufficializzata la data, i lavori sono a pieno regime per portare avanti la manifestazione. Il comitato organizzatore è composto dalla Winter Sport Club Subiaco in collaborazione con l’Atleticom, l’iter delle autorizzazioni è già stato messo in moto ed è stato individuato il tracciato, quindi sono tutti pronti”.
Indubbiamente, non mancheranno gli ostacoli connessi non solo alla sfida di portare un evento di questa portata in una città come Roma, ma anche al fatto di farlo nell’anno giubilare, a pochi mesi dall’elezione del nuovo Papa e dunque in un periodo di flusso turistico imponente. Tutte circostanze tra le quali l’organizzazione si muove con disinvoltura, avendo già individuato i luoghi specifici da consacrare alle competizioni: “Sicuramente fare una gara all’interno di una città non è facile – prosegue Tamburro –, però la macchina organizzativa si sta muovendo davvero bene e ha individuato il quartier generale per le destinazioni delle accomodation, che saranno a pochi chilometri dal circuito delle Terme di Caracalla, dove si svolgerà la mass start. A 800 metri in linea d’aria da lì ci sarà la sprint, sulla via della Domus Aurea”.
Prende così forma un progetto ambizioso per il quale i vertici FISI – a partire dal presidente Flavio Roda – si sono spesi con dedizione negli ultimi mesi: “Dallo scorso finale di stagione – conclude Tamburro – il presidente Roda ci ha tenuto molto a comunicare l’importanza di questa possibilità, quella di portare la disciplina dello skiroll in vetrine importanti e città come Roma, e in generale nelle grandi città italiane. Ottime vetrine dove anche chi di passaggio ha la possibilità di conoscere e apprezzare una disciplina come lo skiroll”.
L’entusiasmo è alle stelle per una manifestazione che anche attraverso gli occhi degli atleti si presenta come qualcosa di inedito e decisamente affascinante. Lo testimoniano le parole di Matteo Tanel, atleta di punta della squadra azzurra, il quale ammette: “È un privilegio poter correre a Roma. Credo che nessuno prima di noi abbia mai corso in un contesto così. Sarà veramente bello e rilancerà lo skiroll. E’ una cosa azzeccata”. Si unisce all’opinione di Tanel anche Anna Maria Ghiddi, vincitrice lo scorso anno della Coppa del Mondo Junior e pronta al primo passo tra i Senior: “Se credo che sia una bella iniziativa? Tantissimo! Penso che in pochi abbiano fatto delle gare davanti al Colosseo. Penso che dia molta visibilità allo skiroll, che è uno sport emergente. Sono molto contenta”.
A portare il suo giudizio sulla competizione che vedrà i suoi atleti impegnati a Roma è infine l’allenatore responsabile della nazionale Marco Sala (QUI l’intervista completa), il quale mette l’accento sul tema della visibilità: “Eventi di questo tipo a noi servono tantissimo per quanto riguarda chiaramente la visibilità e perseguire il nostro scopo, ovvero quello di portare gli sport tipici della montagna verso il contesto cittadino. Servirà a far capire che un attrezzo come lo skiroll ha una versatilità tale per cui può essere utilizzato 12 mesi l’anno, da nord a sud e può toccare quegli ambienti dove difficilmente con gli sci ai piedi riusciremmo ad andare. Abbiamo grandi aspettative”.