La notizia emerse nei giorni scorsi, riguardo alle forti perdite economiche registrate dall’organizzazione dei Mondiali di sci nordico a Trondheim dello scorso marzo, si abbatte sullo sci norvegese. In seguito alla conferma delle ingenti perdite registrate, in contraddizione con le invece ottimistiche previsioni, a prendere la parola è la presidentessa della Federazione Norvegese di Sci Tove Moe Dyrhaug, che attraverso alcune riflessioni consegnate alla testata VG sottolinea le pesanti ripercussioni che questo deficit potrebbe avere sul futuro delle discipline nordiche in Norvegia.
“È con grande delusione – esordisce Dyrhaug – che noi della Ski Association abbiamo ricevuto dal consiglio di amministrazione della Trondheim AS la comunicazione che la società sta registrando un deficit significativo. Ciò avrà conseguenze gravi e a lungo termine, non solo a livello finanziario, ma anche per la nostra reputazione”.
Scendendo nel dettaglio, Dyrhaug avverte riguardo alla possibilità che le perdite finanziarie possano andare a pesare sui progetti futuri, togliendo disponibilità economiche alle iniziative rivolte a giovani e bambini: “Siamo particolarmente delusi dal fatto che il deficit incida direttamente sui fondi che altrimenti andrebbero ad attività importanti per i bambini e i giovani. Questo è un colpo particolarmente duro. Sappiamo anche bene quanto sia difficile per i creditori che hanno investito ingenti risorse e sforzi per far sì che i Mondiali fossero un successo”.
Uno scenario poco incoraggiante, se si pensa che – è notizia recente – in Norvegia si sta valutando di progettare nuovi grandi eventi di questo genere, con la stessa Trondheim insieme a Lillehammer tra le località enumerate come possibili sedi di futuri campionati Mondiali. Guardando a queste eventualità e, più in generale, alla pianificazione di futuri eventi di tale portata, Dyrhaug invoca prudenza e invita a raccogliere gli insegnamenti lasciati dal precedente di Trondheim: “Nella valutazione sarà importante analizzare più da vicino la gestione del rischio e la pianificazione finanziaria. È fondamentale che impariamo da queste esperienze, anche per gli eventi futuri”.