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Sci di fondo

Sci di fondo – Ebba Andersson e la motivazione per andare avanti: “Devo impegnarmi in altro per continuare a provare gioia per questo sport”

Foto Credits Fondo Italia

La stagione 2024/2025 di Ebba Andersson, grande protagonista dei Mondiali di Trondheim, si è conclusa tra relax al mare con il compagno e il trasloco nella nuova casa che i due, che a partire da questa primavera sono insieme nella Nazionale maggiore svedese, hanno preso fuori Östersund.

Una stagione intensa e vissuta davvero fino all’ultimo, con qualche “incursione” da parte della 27enne nel circuito delle lunghe distanze, Ski Classics, dove ha riportato anche la vittoria in occasione del doppio appuntamento back-to-back della Reistadløpet e del Summit 2 Senja, i due eventi conclusivi del Pro Tour. Ma nel cammino verso i 3 ori di Trondheim, l’allenamento è ciò che scandisce le giornate di Ebba Andersson.

Ma nel cammino verso le tre medaglie d’oro ai Mondiali (nello skiathlon, nella 10km e in staffetta), Andersson è riuscita ad inserire, oltre ai duri allenamenti, anche una collaborazione con l’emittente svedese TV4, e qualche viaggio con amici e famiglia.

“Ho notato che nel corso degli anni è diventato sempre più importante. Ora sono un atleta d’élite, ai vertici del mondo da diversi anni. Ciò significa che devo impegnarmi in altre cose per continuare a provare questa gioia per questo sport.” ha spiegato in un’intervista rilasciata ad Expressen. Parole che possono stupire ma non sono in realtà così inusuali da parte di atleti di alto livello: staccare dal proprio sport e decomprimere è alle volte proprio la chiave del successo.

Negli anni, del resto, quella che chiama “la spinta di base” nei confronti dello sci di fondo, vale a dire la motivazione verso l’allenamento e le gare, è cambiata rispetto agli inizi nella squadra nazionale.

“All’inizio, quando la stagione si concludeva, ero davvero felice di andare a fare lunghi tour e di sfruttare l’opportunità di sciare. Ora ho notato che, dopo i Mondiali, ho pensato che fosse molto divertente andare in giro per le gare che rimanevano, ma in mezzo ho fatto a malapena una sessione di sci.” ha raccontato “Capite anche voi che amo ancora questo sport ma posso praticarlo in misura più limitata, anche solo per quanto riguarda la testa.”

A questa stanchezza mentale contribuisce sicuramente il grande successo sportivo, accompagnato da una maggiore popolarità che, nel suo bagaglio, porta con sé anche tante richieste di fare altre cose lontane dallo sci. Soprattutto durante il periodo di preparazione, dunque, bisogna essere in grado di pronunciare qualche no.

“Devo dire di no ad alcune cose che mi sembrano comunque molto interessanti, perché non si può fare tutto. C’è una certa limitazione perché la cosa più importante che devo fare durante il giorno è allenarmi, mangiare e dormire.”

Un modo di agire e pensare che ha ispirato anche il suo compagno, Gustaf Berglund, da quest’anno membro della Nazionale Elite. “Credo di averlo ispirato un po’ a diventare più serio nel suo lavoro. Alla fine, dipende da te quello che fai. Anche se credo che sia ancora un po’ indietro su alcune cose, la precisione che spesso ho in quello che faccio si è trasmessa anche a lui. Negli ultimi due anni ha lavorato molto più duramente di prima.”

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