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Sci di fondo

Sci Nordico – Trondheim 2025 è sempre più caos: chieste un’assemblea generale e una revisione esterna del deficit. I numeri sono anche peggiori?

Fis Nordic World Championship 2025. Federico Pellegrino (ITA) Trondheim (NOR), 01/03/2025 Photo: Pentaphoto

Un’assemblea generale straordinaria all’interno del Comitato Organizzatore del Mondiale di sci nordico di Trondheim 2025 e una revisione esterna completa del defict portato dall’evento iridato che si è svolto a cavallo tra febbraio e marzo 2025.

Sono due delle richieste fatte dalla Federazione Norvegese di Sci dopo la riunione d’emergenza che si è svolta lunedì per discutere del pesante buco finanziario che sta arrivando dal Mondiale di sci nordico di Trondheim 2025.

Le cifre potrebbero essere anche peggiori rispetto alle 20 milioni di corone (1,73 milioni di euro) di cui si sta parlando da giorni. Alcune testate, infatti, hanno scritto che forse la cifra potrebbe addirittura essere di 30 milioni (2,59 milioni di euro).

Una situazione sulla quale la Federazione Norvegese di sci, che detiene il 60% della società proprietaria del Mondiale e ha anche investito ben 8 milioni di corone in presiti (692 mila euro), vuole vederci chiaro, anche perché le previsioni erano ben diverse, dal momento che alla vigilia dell’evento si pensava potesse invece produrre 20 milioni di corone di utili.

Difficile immaginare un flop finanziario del genere, quando, nonostante il maltempo, lo stadio era sempre stato pieno di appassionati e il Mondiale sembrava essere stato un autentico successo, come Fondo Italia aveva testimoniato, da unica testata italiana sul posto per l’intero svolgimento della competizione.

«Devo dire che siamo sorpresi, tristi e preoccupati ha affermato a NRK la presidente della Federazione Norvegese di sci, Tove Moe Dyrhaugil 26 marzo abbiamo incontrato il presidente e il direttore generale dei Mondiali di Sci Nordico a una riunione informativa presso il consiglio della Federazione. All’epoca, c’era un surplus significativo e nessun segnale d’allarme, quindi questo ci sorprende».

Oggi è in programma un nuovo incontro con i proprietari dei Mondiali di Sci. La Federazione Sciistica Norvegese detiene il 60%, la Federazione Sciistica Sör-Tröndelag il 30% e il Comune di Trondheim il 10%.

«La possibile conseguenza è ovviamente zero profitti e il mancato rimborso del prestito. Questo è lo scenario peggiore possibile» ha affermato Moe Dyrhaug.

L’organizzatore ha fatto appello a fornitori e partner affinché riducano o rinuncino alle richieste per il lavoro svolto in relazione alla Coppa del Mondo. Insomma, a tutti è stato chiesto di rimetterci qualcosa dal punto di vista economico. Ma ovviamente, prima di farlo, si vorrà capire cosa realmente ha causato questo deficit del tutto inatteso.

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