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Sci di fondo

Sci di fondo – Maria Gismondi: “L’obiettivo è crescere e sfruttare le occasioni. Voglio dare maggior continuità ai miei risultati”

Maria Gismondi Foto Credits: Newspower

Ha ripreso la preparazione con il consueto entusiasmo, senza lasciare nulla al caso, sempre con grande impegno, determinata a raccogliere il massimo possibile da sé stessa. 

Dopo l’ottimo finale in stagione, nel quale è anche arrivata la sua prima top ten in Coppa del Mondo proprio nella mitica Holmenkollen e aver disputato un buon Mondiale, Maria Gismondi è ripartita con ancora più consapevolezza e volontà. 

La romana è stata inserita in squadra A dal dt azzurro Markus Cramer, anche se si allenerà prevalentemente in Val di Fiemme con le Fiamme Oro, a causa di un problema al ginocchio che non le permette di seguire il programma predisposto dall’allenatore tedesco, che prevede tanta corsa.

Di questo, delle sue aspettative, dell’ottimo rapporto instaurato con le compagne di squadra e i membri dello staff tecnico azzurro, ma anche sul cambiamento di rotta che sembra essere iniziato nel movimento femminile italiano, la quasi ventunenne (compirà gli anni il prossimo 13 giugno) di Subiaco ha parlato a Fondo Italia.

Come è stato l’inizio della tua preparazione?

«Ho continuato ad allenarmi fino a metà aprile insieme a Martino (Carollo, ndr), sfruttando ancora la neve presente in Val di Fiemme. Poi dopo un paio di settimane di vacanza, ho ripreso partendo dal Piemonte, a casa sempre del mio ragazzo (Martino Carollo, ndr) e adesso sono nuovamente in Val di Fiemme. Tutto sta procedendo bene, anche se devo fare fisioterapia per un problema alla spalla che mi porto dietro da un po’». 

Cosa significa per te essere entrata a far parte della Squadra A e aver ricevuto la fiducia di Markus Cramer?

«Rappresenta certamente un passo importante per crescere. Nelle occasioni in cui sarò in raduno con la squadra avrò l’importante opportunità di lavorare con ottimi compagni di allenamento da cui imparare, dentro e fuori dalla pista. Da Falun ho già passato tanto tempo con questo gruppo e mi trovo molto bene. Inoltre, entrando in Squadra A, spero di poter riuscire a gareggiare con maggiore continuità in Coppa del Mondo e aumentare il mio bagaglio di esperienza. Ringrazio Markus per avermi dato fiducia concedendomi questa opportunità, che sono decisa a sfruttare». 

Quindi non farai tutta la preparazione con la Squadra A? Come mai?

«Oltre al problema alla spalla, per il quale sto seguendo questo percorso di fisioterapia, mi porto dietro da anni una problematica al ginocchio che non mi permette di allenarmi con la corsa, che è un elemento chiave nella preparazione di Markus. Per questo motivo Cramer e Marco Selle, responsabile delle Fiamme Oro, hanno deciso che la soluzione migliore per me fosse svolgere gran parte della preparazione in caserma a Moena, seguita dalle Fiamme Oro, in modo tale da gestire al meglio questi acciacchi e adattare la mia preparazione. Parteciperò però ad alcuni raduni della Squadra A».

In estate lavorerai particolarmente sulla tecnica classica?

«Ovviamente ho tanto da migliorare in tecnica classica e cercherò di farlo, lavorando molto su questo aspetto. Ma devo migliorare anche a skating, che è il mio punto di forza e dove ho ancora tanti margini. So che in tecnica libera ho le mie maggiori possibilità, quindi non lascerò nulla al caso. Lavorerò a testa bassa su ambo le tecniche per fare dei passi avanti a classico e diventare ancora più competitiva a skating». 

I risultati ottenuti nel finale della passata stagione, in particolare la top ten nella 10 km di Holmenkollen, cosa ti hanno lasciato?

«Sicuramente una maggiore consapevolezza. Dall’altra parte non mi accontento, ho tanta voglia di fare e di allenarmi per dare una maggiore continuità ai miei risultati. L’obiettivo è quello di avere un buon livello nella maggior parte delle gare». 

Nelle occasioni in cui ti allenerai con la Squadra A ritroverai anche Nadine Laurent e Iris De Martin Pinter, con le quali ti sei allenata nel corso della passata stagione nel gruppo Milano Cortina.

«Si, sono contenta di ritrovare Nadine e Iris perché ho un bel rapporto con entrambe e abbiamo passato tanto tempo assieme. Abbiamo legato e sono felice di poterle rivedere. In realtà Nadine la incontro anche a volte qui in Caserma e se possiamo ci alleniamo assieme. Inoltre, qui in Val di Fiemme ho la fortuna di allenarmi con Anna Comarella, che quest’anno è aggregata in Squadra A. Con la sua esperienza è un’ottima compagna di allenamento». 

So che hai un bel rapporto di amicizia anche con l’andorrana Gina Del Rio, come te campionessa del mondo juniores 2023 e capace lo scorso anno di sfiorare addirittura il podio in Coppa del Mondo.

«Lo scorso marzo ero stra contenta per lei guardando quella gara di Tallin. Sta facendo grandi cose nelle sprint. Abbiamo gareggiato tanto da avversarie a livello juniores, battagliando spesso per la vittoria. È bello e incoraggiante vedere che, passando da junior a senior, entrambe siamo riuscite a far bene in alcune gare di Coppa del Mondo. Anche lei è sempre molto determinata, davvero in gamba».  

Nella passata stagione la squadra femminile azzurra è tornata a ottenere risultati di rilievo, con diverse top ten e anche delle belle prestazioni di squadra. È motivante vedere che state crescendo come gruppo?

«Sicuramente è incoraggiante, perché dà a tutte noi un po’ di fiducia in più per i prossimi anni e la consapevolezza che, continuando a lavorare come stiamo facendo e impegnandoci al massimo, certi risultati non sono impossibili. Ci sono ancora tanti chilometri da fare, ma qualcosa sta cambiando. Prendete per esempio i risultati ottenuti da Fede (Cassol, ndr), il miglioramento che ha fatto è molto incoraggiante».

Com’è il rapporto con le veterane del gruppo femminile?

«Davvero ottimo. Per esempio con Caterina Ganz parliamo tanto, è una ragazza simpatica ed è bello allenarsi con lei. Inoltre quando noi giovani le chiediamo dei consigli, è sempre molto ben disposta a darli. Lo scorso anno, dopo lo skiathlon dei Mondiali di Trondheim, eravamo entrambe molto dispiaciute e per consolarci siamo andate a mangiarci una pizza assieme, avendo così modo di parlare tanto e conoscerci ancora meglio. A tutte noi piace perché è sempre disposta ad aiutarci. Per esempio, proviamo sempre assieme gli sci, perché entrambe siamo seguite da Perry Olsson, e quando il suo secondo paio di sci è più performante del mio primo, non ci pensa nemmeno un attimo a prestarmelo per aiutarmi». 

Come skiman in nazionale ti è stato quindi assegnato Perry Olsson. Come ti trovi con lui?

«È veramente bello lavorarci, perché è una persona splendida, gentile, che si preoccupa di metterci sempre nelle migliori condizioni possibile. Poi ha sempre qualcosa da raccontarci, perché ogni volta che siamo a tavola gli chiediamo delle tante campionesse che ha seguito. Non so nemmeno quante medaglie abbia vinto ai Mondiali. È veramente bravo». 

Un’ultima domanda. Quando ti alleni in Val di Fiemme, quanto ti stimola pensare che lì tra qualche mese si disputeranno le Olimpiadi?

«Da quando hanno fatto la nuova pista, tutte le volte che sono a Lago di Tesero penso a quanto saranno belle le gare olimpiche. È un’esperienza che voglio vivere e farò del mio meglio per esserci. Sono però ancora giovane, quindi il mio obiettivo principale deve essere prima di tutto iniziare ad ottenere risultati in Coppa del Mondo con continuità e fare bene lì. Devo crescere e sfruttare le mie occasioni, per meritarmi poi il posto e fare del mio meglio alle Olimpiadi. Certamente non vedo l’ora e spero proprio di esserci anche per aiutare la squadra, perché sono convinta che in staffetta non siamo affatto scarse». 

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