L’arco alpino è per l’Italia la fucina principale di talenti per le discipline invernali e in particolare quelle nordiche, e può contare – oltre che sul materiale umano, tra atleti e tecnici – anche su impianti e strutture che possano mettere in condizione club, comitati e tutti i protagonisti, di lavorare al meglio.
Ci sono altre realtà dello sci di fondo, nello specifico quelle del Centro Sud Italia, che riescono comunque a lavorare in maniera ottimale nonostante tutte le difficoltà e le sfide che si pongono loro davanti di anno in anno, e anzi lottano strenuamente affinché il fondo non solo “sopravviva” nelle singole località, ma anzi possa vivere e prosperare, creando le condizioni affinché i ragazzi continuino ad avvicinarsi alla disciplina e praticarla al meglio.
Di questa “lotta” Fondo Italia ne ha parlato con Arturo Como, che nella duplice veste di membro FISI facente parte della Commissione Nazionale e di presidente dello Sci Club Alfedena, conosce profondamente le realtà del Centro e del Sud Italia, ed è sempre attento alle problematiche e alle vicissitudini che esse incontrano. Prima di parlare di quanto lavoro c’è da fare per migliorare la praticabilità della disciplina sugli Appennini e nelle isole, Como ha voluto però fare un bilancio della stagione passata.
“Vorrei sottolineare la vittoria dei Campionati Italiani Ragazzi (U14) dell’atleta di Subiaco (Sara Proietti Cignitti, ndr), a cui faccio i miei complimenti ed estendo i miei complimenti alla società. Quello è sicuramente stato un grande risultato per il centro-sud. Ci sono stati anche dei buoni piazzamenti a livello con l’atleta Di Tanna di Capracotta. L’attività va avanti, pur con tutte le difficoltà e le problematiche che ci sono, purtroppo l’innevamento scarseggia da due anni e non riusciamo a effettuare attività con continuità. Anzi, per quello che siamo riusciti a fare i risultati sono ottimi.”
Questa estate la Coppa Italia di skiroll andrà fino in Sicilia a Linguaglossa, poi stiamo vedendo un interessamento da parte della FISI nel Centro Italia con la creazione di piste di skiroll tra Castel di Sangro e Capracotta. Crede che qualcosa si stia muovendo affinché la tradizione dello sci nordico possa continuare vivere in salute sull’Appennino?
“Devo fare un grande plauso e un ringraziamento alla Federazione, che crede nel centro Sud e lo sta dimostrando, perché sul campo sta facendo davvero i fatti, mettendo a disposizione tecnici federali come Tommaso Tamburro che lavora liberamente, e mettendo a sua disposizione mezzi importanti. La FISI ha tutta l’intenzione che l’attività nel centro-sud vada avanti a 360° e per questo il mio ringraziamento va ancora una volta agli staff tecnici e a Flavio Roda, oltre che a Carlo Dal Pozzo, presidente della Commissione, che sostengo questa attività. Noi non dobbiamo sopravvivere, noi dobbiamo vivere, e anche bene. I numeri non mancano per farlo e per questo siamo lavorando. Io mi sto impegnando personalmente e voglio ringraziare Angelo Caruso presidente della provincia dell’Aquila, che ha colto al volo la mia proposta di creare un centro federale a Castel di Sangro di altissimo livello. Ed è quello che abbiamo chiesto ai tecnici federali Tommaso Tamburro, Michel Rainer e Paolo Rivero quando sono venuti a fare il primo sopralluogo. Anche loro sono rimasti sbalorditi, dimostrando grande apprezzamento per la disponibilità del sindaco e io ce la sto mettendo tutta e per fortuna ho trovato una politica locale che ha sposato questo progetto, che sarà un grande trampolino di lancio per quanto riguarda il centro sud Italia, con la pista che sarà adatta a svolgere competizioni nazionali ed internazionali. Tant’è che la FISI quest’anno con il suo Direttore Agonistico giovanile ha creduto talmente tanto nel progetto che a luglio avremo un raduno della nazionale di fondo italiana giovanile a Castel di Sangro”
Cosa rappresenta questo raduno per l’Abruzzo?
“Per noi è un motivo di stimolo, testimonia che la Federazione c’è e c’è anche livello regionale. Il comitato si impegna a rendere tutto questo possibile. Per l’Abruzzo ad esempio Ciminelli ha creduto tanto nel progetto e questo aiuterà il centro-sud a crescere ancora di più, ed è sicuramente stimolante per i ragazzi, che già in occasione dei sopralluoghi a Castel di Sangro hanno chiesto poter incontrare i tecnici. Figuriamoci quando arriverà la squadra! Se sarà possibile faremo assistere agli allenamenti e, perché no, faremo fare attività insieme ai nostri ragazzi insieme alla squadra nazionale per far capire che lo sci di fondo c’è. Per quanto mi riguarda è un dovere, visti i ruoli che ricopro a livello locale e nazionale, far sì che possano avere queste possibilità : ai ragazzi il compito di allenarsi, ai tecnici di formarli e noi “politici” dobbiamo fornire loro le condizioni per lavorare bene.”
L’Abruzzo presto potrà contare quindi su un Centro Federale e una pista da skiroll. Quali sono le tempistiche?
“Dall’ultimo incontro fatto il 14 maggio a Castel di Sangro, con i tecnici federali, il sindaco si è impegnato a fare la planimetria, già inviata ai tecnici che stanno lavorando per una progettazione da cui partirà il progetto esecutivo. I tempi non dovrebbero essere lunghi e si manterranno su quelle sono le tempistiche normali per svolgere l’iter classico per questo genere di opere. Io sono molto entusiasta e orgoglioso di questo progetto, con cui cerco di ripagare la fiducia che mi è stata data ricevendo i miei incarichi federali, mettendo in moto una macchina che porterà a creare un centro federale a Castel di Sangro unico nel suo genere. Ringrazio anche Capracotta per quello che sta facendo con la sua pista di Skiroll che nel suo piccolo sta creando una struttura dove i ragazzi si possono quantomeno allenare in sicurezza.”
Come sappiamo un grande nodo per il Centro Sud è la questione dell’innevamento, si sta muovendo qualcosa?
“Ho fatto fare un protocollo di intesa di 8 comuni dell’Alto Sangro nel 2023, è stata depositata in regione, però da parte dei sindaci benché non veda grande interesse. Abbiamo fatto un Campionato Italiano quest’anno ma per il rotto della cuffia. Io sto lottando a 360°, mi sto muovendo su più fronti per riuscire a fare anche questo. Il mio mandato si chiuderà nel 2026 e voglio lasciare un segno positivo di quanto fatto, affinché lo sci di fondo possa crescere”