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Biathlon , Sci di fondo

Gli sponsor che non ti aspetti: i miliardari svedesi “investono” nelle stelle del fondo e del biathlon.

Uno degli obiettivi più importanti per gli sportivi d’élite, oltre naturalmente ai risultati, è sicuramente quello di poter raggiungere una certa stabilità economica, che consenta loro di potersi allenare senza pensieri e senza dover rubare tempo alla preparazione e alle gare per, magari, dover dedicarsi a un secondo lavoro. Ecco perché sono fondamentali gli interventi delle sponsorizzazioni, che con il loro contributo economico garantiscono il supporto necessario per il loro sviluppo.

In Svezia, ad esempio, diversi atleti possono contare su imprenditori milionari che hanno messo a loro disposizione contributi economici importanti, che permettono loro di allenarsi con tutta la tranquillità necessaria. Un anno fa, ad esempio, la biathleta Ella Halvarsson ha incontrato Josef Fares – affermato regista e sviluppatore di giochi – a Bergfeldt, la pista di atletica leggera della SVT. La 25enne, che aveva debuttato ai Campionati del Mondo dello stesso anno, gli ha parlato della difficile realtà economica in cui lei e molti altri nel mondo del biathlon vivono; questo ha spinto l’uomo a donarle 300.000 corone (circa 28 mila Euro, ndr).

Qualcosa di molto simile è accaduto durante i Mondiali di Trondheim, quando il miliardario Christer Gardell ha avuto un incontro con Jonna Sundling , Emma Ribom ed Edvin Anger. Un incontro molto positivo per i tre fondisti della Nazionale svedese, che ha portato nelle loro casse una sponsorizzazione multimilionaria da parte del finanziatore per un periodo di tre anni, per aiutarli nel loro lavoro.

“Gli effetti positivi che i nostri atleti d’élite apportano sono quasi inestimabili” ha spiegato lo stesso Gardell a Expressen.

Edvin Anger, che svelato questa sponsorizzazione in un’intervista con Södra Dalarnes Tidningar, descrive questo incontro come “la cosa più inaspettata che abbia mai vissuto”. Ad Expressen ammette che all’inizio non credeva fosse vero. “Non osavo davvero crederci prima che diventasse realtà, per così dire. Ci sono molti che possono parlare e non capita spesso che persone come queste si facciano avanti con una grossa somma di denaro per aiutarci a sostenere a migliorare e rendere la nostra carriera più facile. Prima di crederci, bisogna comunque avere dei documenti, è così che vanno le cose. Ma è molto positivo che lui sia con me e mi sostenga.”

Anche Sundling è rimasta sorpresa dalla proposta dell’imprenditore, benché non ha mai avuto dubbi che fosse seria.

“Ho pensato “Oh mio dio, è pazzesco”. Mi è sembrato surreale e quasi troppo bello per essere vero. Perché questo genere di cose non succedono davvero.”

Emma Ribom, che racconta di aver dato fondo ai propri risparmi per perseguire il suo sogno di diventare una sciatrice d’élite dopo il liceo, esprime gratitudine e orgoglio per aver ricevuto il supporto del miliardario. “È bellissimo e ne siamo tutti incredibilmente grati. Ho pensato che fosse fantastico che ci avesse scelto. Uno dei motivi era che ci considerava dei grandi modelli di riferimento, ed è qualcosa che desidero davvero essere.”

Anche in Italia, nel nostro piccolo, esistono storie molto simili. Quella di Samuel Costa, ad esempio, da poco tornato alla combinata nordica per un’ultima stagione e provare a conquistare il pass olimpico, ha raccontato a Fondo Italia: l’incontro sulle piste con l’imprenditore rumeno Radu Timis che, affascinato dalla sua storia, ha deciso di aiutarlo a seguire il sogno olimpico.

La speranza, come ricorda Ribom, è che gesti come quello di Gardell non siano isolati, ma anzi possano incoraggiare sempre più persone a investire nello sport. “Lo sport ha bisogno di sostegno e incoraggiamento. Spero che questo possa motivare le grandi aziende a tornare a dedicarsi allo sport e a cogliere i giovani talenti in ascesa.”

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