Solo qualche settimana fa, Emil Iversen annunciava la decisione di prolungare la propria carriera per un’ulteriore stagione, con l’obiettivo di puntare alle Olimpiadi in Val di Fiemme, prima di mettere un punto definitivo alla propria carriera. Ora, mentre la preparazione estiva entra nel vivo, il norvegese torna a parlare delle motivazioni alla base della scelta e della volontà di allenarsi nei periodi di quota al fianco di Johannes Høsflot Klæbo.
Il fondista classe 1991 è reduce da una stagione di alti e bassi, durante la quale ha tentato, senza riuscirvi, di centrare un posto ai Mondiali di Trondheim, pur partendo da dietro in quanto non facente parte della nazionale. Una situazione complessa, che – spiega Iversen a VG – l’ha portato a riflettere su un eventuale addio alle gare: “La scorsa stagione sono stato giù di morale per alcuni periodi. Ma ho pensato che non fosse questo il modo in cui volevo concludere la mia carriera”.
E così, dopo un colloquio con la compagna (e futura moglie) Bettina Burud, Iversen ha preso la decisione di investire in un altro anno di sport ai massimi livelli: “Ho parlato con Bettina per un consiglio. ‘No, non dovremmo arrenderci proprio ora’, mi ha detto. E io le ho detto che ero totalmente d’accordo. Lei è sincera, avrebbe potuto chiedermi di fermarmi. Perché è lei quella che più di tutti mette la sua vita in pausa. È felice di quello che stiamo vivendo ora, ma non vede l’ora di fare altre cose. Non possiamo fare un viaggio di fine settimana con amici e parenti. Ma il fatto che lei sia stata così chiara ha significato tutto per me”.
Risolto quindi il dilemma sul futuro, ora Iversen si proietta agli obiettivi e per farlo si affida al sostegno dell’amico Klæbo che – come detto – condividerà con lui la preparazione in altura. In programma, si legge, almeno due blocchi di lavoro tra l’Italia (probabilmente a Lavazè) e gli Stati Uniti (lo scorso anno Klæbo era già stato a Soldier Hollow). “Andrò con Johannes e con il mio team, di cui mi fido – aggiunge Iversen -. Ci alleniamo in tranquillità, abbiamo la stessa filosofia di allenamento”. Una collaborazione da cui il norvegese spera di trarre benefici: “Spero di guadagnare qualche punto percentuale da questo. Vorrei anche dire che apprezzo molto il fatto che Johannes mi abbia permesso di avvicinarmi e di imparare da lui”.
L’atteggiamento sembra essere quello di un atleta particolarmente motivato e focalizzato, come conferma lo stesso Iversen: “Il mio corpo e la mia salute sono migliori di quanto non lo siano stati da molto tempo. La scorsa stagione ho fatto delle ottime gare di sci, ero in lizza per un posto in Coppa del Mondo. È possibile arrivare alle Olimpiadi, ma devo migliorare e ci sto provando ancora un’ultima volta”. Se su una cosa c’è certezza, quella è la volontà di spremere fino all’ultima goccia le energie, con la speranza di poter prendere parte alle Olimpiadi di Milano-Cortina: “Lo farò più duramente che mai. Vivrò una vita più seria, e poi mi arrenderò e mi dirò: ‘Ecco cosa sono riuscito a fare. Ho fatto tutto il possibile, ora mi comprerò del vino rosso e un set da golf’”.
Un ultimo tentativo, poi il campione del mondo della 50 km in classico di Oberstdorf 2021 appenderà gli sci al chiodo. La concorrenza è tanta e i posti sono pochi. Iversen ce la farà?
