Questo fine settimana, la carovana dello skiroll si sposterà nel Sud Italia, per una delle tappe più spettacolari non solo della stagione, ma della sua storia. Ad impreziosire la due giorni siciliana, anche il Campionato Italiano in salita.
Ad ospitarla sarà Linguaglossa, località in provincia di Catania, che alle pendici dell’Etna, può vantare sicuramente paesaggi mozzafiato tra il mare e “Idda”, la Montagna, considerata una figura femminile al pari di una madre dalla gente del posto che ha con lei un legame viscerale, per ciò che sa offrire.
Una trasferta impegnativa per molti visto il lungo viaggio dalle mete tradizionali dello skiroll, ma che è vissuto con curiosità da chi vi parteciperà e con entusiasmo da chi, in questi giorni, sta vivendo con ansia l’attesa per l’arrivo degli atleti e degli ospiti, tra gli ultimi preparativi e la voglia far bene sotto tutti gli aspetti. Fondo Italia, per l’occasione, ha potuto toccare con mano l’emozione e l’entusiasmo dei linguaglossesi attraverso le parole di Umberto Greco, presidente dello Sci Club Linguaglossa e Responsabile dello Sci di fondo per il Comitato Regionale Siculo FISI.

Presidente Greco, come è nata l’idea di questa tappa e cosa ha convinto la Federazione a scegliere Linguaglossa?
«Questa tappa nasce da un desiderio che avevamo come Sci Club Linguaglossa di poter ospitare una manifestazione del genere e allora abbiamo palesato questa volontà alla federazione nella persona di Emanuele Sbabo che nel settembre dello scorso anno si trovava in Sicilia e ne ha approfittato per fare un sopralluogo sul territorio. Grazie al suo benestare la Federazione ha accettato la nostra proposta, ci ha dato fiducia e da lì abbiamo messo sul campo tutte le energie per ospitare questa tappa di Coppa Italia e poi diciamo che ci ha gratificati perché la gara della domenica è valevole per il Campionato Italiano di Skiroll in salita.»
Cosa significa per una località così a Sud avere un evento di portata nazionale, non solo come Coppa Italia ma anche come Campionati Italiani e quindi con un parterre di atleti importanti?
«Diciamo che Linguaglossa non è nuova a manifestazioni nazionali. Per quanto riguarda lo skiroll e campionati di categoria senior è la prima volta, ma già nel 2002 lo sci club ha ospitato i Campionati Italiani aspiranti/juniores di sci di fondo.»
Quale atmosfera si respira tra la popolazione e soprattutto tra i giovani del vostro sci club?
«C’è grande entusiasmo da parte di tutti, un entusiasmo chiaramente associato a tutte le preoccupazioni fisiologiche che porta un’organizzazione di questo livello, l’apprensione di voler fare tutto bene e non lasciare al caso nessuna minima cosa. Poi noi siciliani siamo così, quando facciamo una cosa vogliamo farla molto molto bene, vogliamo essere ospitali al 100%, cosa che ci contraddistingue da sempre come popolo. Abbiamo cercato da questo punto di vista di venire incontro a chi ha scelto di intraprendere il viaggio verso la Sicilia visto che la maggior parte delle gare si svolgono nel Nord Italia e noi sentiamo una maggiore responsabilità in tal senso.»
Una trasferta per molti sci club molto impegnativa, lontana delle località che tradizionalmente ospitano eventi di Coppa Italia di Skiroll: qual è stata la risposta in termini di partecipazione.
«Le iscrizioni non sono ancora chiuse, ma fino a ieri sera eravamo sulla novantina di iscrizioni e ci si aspetta che i numeri crescano. Dovremmo arrivare a superare i cento atleti, provenienti da tutta Italia. Anche il centro sud e i nostri “colleghi” dell’Appennino stanno dando un’ottima risposta.»
Una risposta che sicuramente conferma la bontà del progetto ma parla anche della curiosità di scoprire un territorio in qualche maniera inesplorato.
«Certamente. Bisogna considerare che è un posto unico, si è a contatto a metà tra il mare e gli impianti sciistici. Linguaglossa è in un punto strategico, a 15 minuti dal mare e 20 minuti dagli impianti, a 15 minuti da Taormina e mezz’ora da Catania, in più si aggiunge il fatto che si è su un vulcano attivo, quindi gli atleti hanno la possibilità di ammirare un territorio unico nel suo genere. Giusto ieri sera (mercoledì 18 giugno, ndr) l’Etna ha continuato le sue attività stromboliane.»
Una tappa che si preannuncia spettacolare, soprattutto nella gara domenicale.
«Sì, la sprint di sabato si svolgerà nel centro del paese, nella via principale, mentre la bellezza paesaggistica sarà concentrata tutta nella gara di domenica. Dal punto di vista tecnico, non differisce molto dagli altri circuiti: il percorso è abbastanza eterogeneo con dei falsopiani, con delle salite abbastanza dure e altre più tranquille. La sua particolarità rimane nel paesaggio che rappresenta davvero un unicum: per quanto riguarda gli Assoluti, si parte da un contesto vulcanico, con la partenza a qualche centinaio di metri dalle lave del 1180, gli atleti potranno ammirare la cosiddetta “sciara” vulcanica, e man mano che cominciano a salire, dopo qualche chilometro si ritroveranno nel Bosco del Ragabo e gli ultimi 3 km circa saranno completamente immersi nella pineta.»
Pensa che la tappa di Coppa Italia possa aiutare in termini di sviluppo dello sport ma anche turismo nella vostra realtà locale?
«Chiaramente ogni evento sportivo è legato alla promozione turistica del territorio. Molti del resto sono arrivati qualche giorno prima della manifestazione per godersi le bellezze del nostro territorio. Avranno la possibilità di visitare l’Etna con delle escursioni ma anche il nostro mare, ma anche centri di interesse come Taormina, Giardini-Naxos, Siracusa e possono muoversi molto liberamente tra l’ampia offerta di tutto il territorio. E poi si possono anche gustare i prodotti che l’Etna ci offre: il Vino Etna DOC, oggi marchio mondiale per via della caratteristica vulcanica dei frutti, ma anche i pistacchi di Bronte. Chi viene qui ha la possibilità di testare il territorio a 360°.»
Parlando invece del vostro sci club, quali sono le vostre attività per quanto riguarda lo sci di fondo e le sfide che dovete affrontare come realtà del sud?
«Le problematiche del nostro sci club sono le stesse di tutte le realtà sciistiche che non possono fare affidamento sull’innevamento artificiale. Chiaramente siamo sempre in mano al meteo, facciamo un po’ più di fatica rispetto ad altri posto per via della latitudine ma potendo fare affidamento sulla quota (la stazione di partenza è a 1840m slm, ndr) comunque l’Etna garantisce in media 2 mesi di neve l’anno. Ovviamente capitano delle stagioni in cui ce n’è di meno, ma anche altre dove ce n’è di più.
E poi ricordiamo che siamo sempre su un Vulcano attivo e l’Etna è sempre quella che comanda!»
Un anno fa Fondo Italia ha presentato il progetto Neveplast insieme a Nuccio Fontanarosa, presidente del Comitato Siculo. Che tipo di aiuto può dare un progetto simile alla vostra realtà?
«Il progetto Neveplast è affidato al Comitato Regionale Siculo, nella figura del presidente Nuccio Fontanarosa, che ha voluto avviare con il parere del consiglio di cui io faccio parte e noi come Sci Club naturalmente lo sosteniamo. Sicuramente sarà una grande opportunità per noi sperimentare lo sci di fondo tutto l’anno, e il fatto che sia a Linguaglossa darà una grande mano per lo sviluppo di questo sport che, non solo in Sicilia e in Italia, ma un po’ ovunque, sta vivendo un momento di crisi e di difficoltà nel reclutare praticanti rispetto al passato. Però noi non vogliamo mollare assolutamente perché è la nostra passione, faremo sempre di tutto per promuovere la disciplina, tanto più in un luogo unico come il nostro. Ci tengo per altro a dire che per noi lo skiroll non è un mezzo estivo di allenamento, noi vediamo lo skiroll come lo sci di fondo estivo, ma noi ci teniamo molto affinché lo skiroll possa avere una sua identità e non sia visto solo come mezzo in ottica invernale.»
Infine, il presidente Greco concede a Fondo Italia una piccola anteprima; oltre ai campioni dello skiroll, una vera e propria leggenda degli sci stretti azzurri sarà presente a Linguaglossa nel weekend e terrà a battesimo la tappa di Coppa Italia: l’eroe di Lillehammer 1994, Silvio Fauner.
«Fauner che arriverà domani (oggi, ndr) a Catania e prenderà parte alla presentazione della squadra presso il Comune e darà un valore aggiunto a questa tappa. È per noi motivo di orgoglio poterlo avere tra noi: Silvio è il modello che ha ispirato tutta la nostra generazione con quella volata di Lillehammer e ha accompagnato tutti noi bambini allo sci, un’immagine indelebile e non si può dimenticare anche se sono passati più di 30anni, come un campionato del Mondo di calcio per noi.»