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Sci di fondo

Sci di fondo – Francia, Jouve: “L’anno scorso non ero al 100%, quest’anno sarà diverso”

“Questo inverno sarà diverso”. Richard Jouve ha le idee chiare nell’approccio alla preparazione verso l’anno olimpico e prova a scacciare le difficoltà che avevano caratterizzato buona parte della sua stagione solo pochi mesi fa, per puntare a nuovi obiettivi. Attraverso una riflessione intima e dettagliata consegnata alla testata Le Dauphiné Libéré, lo sprinter francese racconta le sue sensazioni a margine del raduno della nazionale sul ghiacciaio di Tignes, parlando delle novità nel lavoro estivo e proiettandosi al prossimo inverno.

“Attualmente siamo alla seconda settimana di allenamento a Tignes – spiega Jouve -. Manca ancora una settimana (fino al 29 giugno, ndr). Le condizioni per sciare sono ottime e ci stiamo divertendo molto, non credo che tre settimane di raduno siano troppo lunghe. Quest’anno siamo fortunati perché Tignes apre prima. Hanno una seggiovia che apre al mattino, quindi possiamo salire un po’ più tardi del solito (negli ultimi anni si alzavano alle 5 del mattino, ndr). Nei primi giorni abbiamo avuto una fase di adattamento all’altitudine. Abbiamo iniziato ad aumentare l’intensità e a fare sessioni di soglia con allenamenti a spinta e in classico”. Poi aggiunge: “Adoro l’inverno e le gare, ma amo anche la preparazione. Amo l’allenamento”.

Parlando poi delle differenze con l’ultima stagione, spicca l’assenza in gruppo di Renaud Jay che ha annunciato il ritiro e ora contribuisce alla causa della nazionale tramite un ruolo da consulente all’interno del Centro Nazionale di Sci Nordico e di Media Montagna di Prémanon: “All’inizio mancava Renaud Jay – prosegue Jouve -. Abbiamo festeggiato la fine della sua carriera a Les Menuires poco prima del raduno. Era una vera presenza nel gruppo. Ora non c’è più, ma ci vedremo regolarmente durante la preparazione”.

Spazio poi a qualche riflessione più specifica sull’avvicinamento alle gare in Val di Fiemme valide per i Giochi di Milano-Cortina 2026: “Questo inverno sarà diverso. È una stagione olimpica. Tuttavia, per prepararci, ci atterremo a ciò che conosciamo. In pratica, sarà la stessa preparazione con un po’ più di lavoro in altitudine. L’anno scorso non ero al 100% nelle sprint, la mia preparazione era stata interrotta da un infortunio al piede e non sono riuscito a fare quello che volevo”. Nello specifico, Jouve spera di poter migliorare non solo nei format a lui più congeniali, ma di riuscire ad esprimersi al meglio anche nelle gare su lunga distanza: “Ho tutte le possibilità di tornare al massimo. Voglio fare un buon lavoro sulle distance per crescere e questo mi aiuterà anche nelle sprint. Quest’anno voglio fare bene le qualifiche e aumentare il mio livello di intensità nelle fasi finali”.

Ora, dopo la fine del raduno a Tignes, Jouve farà ritorno a casa per qualche giorno, prima di unirsi all’Armée des Champions – il suo corpo militare sportivo – per un raduno tra l’11 e il 14 luglio. A seguire, riprenderà il lavoro con la nazionale, attraverso un raduno in programma a Prémanon dal 14 al 20 luglio.

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