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Sci di fondo

Sci di fondo – Nuovo truck per la nazionale della Russia, ma arriva da… la Svezia. Ed è subito polemica

Foto credits: FLGR

Le nazionali si preparano alla nuova stagione invernale e proseguono con l’allestimento di tutto ciò che servirà in inverno, per affrontare al meglio le tante gare in programma. Tra chi guarda avanti con lungimiranza c’è anche la nazionale russa di sci di fondo, che ha da poco accolto un nuovo membro dello staff. Un membro piuttosto ingombrante che però risulterà utile nel trasporto di tutti i materiali, gli sci e le attrezzature per la sciolinatura: un nuovo scintillante truck.

A svelare l’acquisto del nuovo mezzo è la stessa federazione, che attraverso alcune parole della presidentessa Elena Välbe annuncia il nuovo innesto: “Questo è il veicolo più potente attualmente in produzione in serie e ora fa parte del supporto tecnico della nazionale. Ci darà l’opportunità di spostare il rimorchio per la sciolinatura indipendentemente dalle condizioni meteorologiche”.

Dalla Scandinavia, tuttavia, si sollevano i primi interrogativi sulla provenienza del mezzo. Trattandosi infatti di un veicolo a marca Volvo (un FH16 750) ed essendo quindi di produzione svedese, la testata norvegese Dagbladet fa notare che per via del conflitto in corso in Ucraina le vendite di quel modello dovrebbero essere interdette verso la Russia e la Bielorussia.

Quindi: come ha fatto il camion a entrare in Russia se l’azienda ha interrotto la vendita di veicoli ad aziende e privati russi?

È quanto si sono domandati gli stessi produttori, che – scrive il quotidiano svedese Expressen – hanno avviato un’indagine interna volta a chiarire le circostanze con cui il modello di FH16 750 sia stato venduto alla squadra russa. Lo conferma l’addetto stampa del gruppo Volvo Claes Eliasson, che spiega: “Stiamo esaminando tutti i registri per vedere a chi abbiamo venduto questo modello, di questo colore, negli ultimi anni e poi vedremo se è possibile risalire al cliente a cui è stato venduto e come questo cliente a sua volta ha gestito il camion“. Poi non esclude che potranno essere presi provvedimenti in caso di accertamento di violazione degli obblighi contrattuali: “Se dovessimo scoprire che un cliente originario ha violato i termini contrattuali in merito alle sanzioni, adotteremo misure appropriate, come ad esempio la sospensione delle consegne a tale cliente”.

Mentre tra le varie ipotesi si pensa anche al possibile ingresso in Russia del veicolo attraverso lo “scalo” in altri paesi dove l’azienda vende regolarmente i propri mezzi, la nazionale si gode il nuovo acquisto fiammante. Non senza polemiche.

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