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Biathlon – Norvegia al completo per il raduno in Val di Fiemme, Lægreid: “Concentrato sulla tecnica”

Va avanti indisturbato il lungo periodo di permanenza in Italia della nazionale norvegese di biathlon, che ha scelto proprio il nord del Belpaese per mettere in fila un filotto di giornate di lavoro in quota, con l’obiettivo di prepararsi al meglio alla stagione alle porte. La scorsa settimana, infatti, il gruppo femminile e quello maschile della Norvegia hanno inaugurato il periodo italiano con una prima parte di preparazione a Livigno, per poi spostarsi a Passo di Lavazé, dove si trovano attualmente.

A permetterci di immergerci nel raduno norvegese è l’international Biathlon Union, che attraverso un approfondimento specifico illustra le attività dei norvegesi nella località della Val di Fiemme, dove risiedono – come d’abitudine – presso il Dolomiti Hotel Apart & Rooms. Il primo a parlare è Siegfried Mazet, allenatore francese della squadra maschile, che spiega le differenze tra i carichi di lavoro messi in atto a Livigno e quelli programmati per Passo di Lavazè: “A Livigno è stata tutta una questione di allenamento fisico e di riacclimatamento all’altitudine. Siamo andati al poligono solo due volte. Questa settimana l’attenzione cambia. Ci concentreremo ancora sull’allenamento fisico a causa dell’altitudine, ma ora passeremo più tempo al poligono, lavorando a un’intensità moderata e concentrandoci maggiormente sul tiro”.

Le energie si rivolgono dunque principalmente al tiro, parziale che Mazet ritiene utile in questo periodo con la sola premura di riuscire a colpire i bersagli, senza dare troppo valore alla rapidità: “Sicuramente colpire i bersagli ora è la cosa più importante. Non importa se ci vuole un minuto o più per sparare”. Si allinea a questa filosofia anche Sturla Holm Lægreid, fresco di conquista della Coppa del Mondo, il quale si dice concentrato sul miglioramento dei fondamentali anche sugli skiroll: “In pista mi concentro davvero sulla mia tecnica. Al poligono penso solo a sparare”.

A caratterizzare nello specifico l’allenamento della Norvegia, il clima afoso che non ha risparmiato la pista da skiroll sita a circa 1800 metri di altitudine e che ha costretto i norvegesi a cercare rigenerazione in bibite e barrette enrgetiche. È il caso di Johannes Dale-Skjevdal, che racconta all’IBU di essersi goduto una coca cola come ricompensa dopo una sessione sugli skiroll particolarmente impegnativa: “Cerco di non andare troppo veloce, concentrandomi sullo sforzo. […] Basta una piccola spinta e ti ritrovi ad andare troppo veloce”. A completare il contingente maschile guidato da Mazet ed Egil Kristiansen ecco poi anche Vetle Sjåstad Christiansen, Johannes Dale-Skjevdal, Martin Uldal, Vebjorn Sørum ed Endre Strømsheim.

Anche al femminile non sono mancano a Lavazé le big della squadra élite, tra le quali Ingrid Landmark Tandrevold, Ida Lien, Juni Arnekleiv, Maren Hjelmeset Kirkeeide, Marthe Kråkstad Johansen e Ragnhild Femsteinevik. Per loro, sotto l’occhio attento di Patrick Oberegger e Sverre Huber Kaas, la giornata seguita da vicino dall’IBU si è declinata attraverso un po’ di lavoro al poligono e alcune prove di staffetta, senza però mettere gli skiroll ai piedi.

Il raduno della Norvegia in Val di Fiemme proseguirà fino al prossimo 2 luglio, giornata oltre la quale potrebbero trattenersi in Italia alcuni componenti del gruppo maschile, con l’obiettivo di sfruttare al meglio i giorni in quota fino al 6 luglio. Discorso a parte invece per Vebjørn Sørum, che al termine del raduno – invece di far ritorno in Norvegia – si tratterrà ulteriormente sul suolo italiano per nuovi allenamenti in altura ad Anterselva.

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