La notizia che ha tenuto banco nel primo pomeriggio di ieri sulla positività di Victoria Carl a sostanza dopante – più precisamente al Clenbuterolo -, come comunicato alla stampa dalla Federazione Tedesca di Sci (DSV).
Una notizia che sconvolge a pochissimi mesi dai Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, in cui la tedesca sarebbe chiamata a difendere il titolo olimpico nella Team Sprint conquistato a Pechino 2022 assieme a Katharina Hennig, ma a questo punto gli interrogativi sulla sua presenza alle Olimpiadi italiane si fanno sempre più forti, stando alla dinamica di somministrazione e assunzione della sostanza, come Carl stessa ha raccontato in una dichiarazione video rilasciata sugli account social della DSV: in occasione dei CISM – i Giochi Sportivi Militari invernali, la 29enne ha assunto la sostanza proibita attraverso uno sciroppo per la tosse.
“Ero malata, avevo forti attacchi di tosse e ho preso la medicina su consiglio medico. Ho rivelato tutto: non sapevo che contenesse una sostanza proibita. Spero davvero che le circostanze siano comprese e valutate equamente” afferma Victoria Carl.
La comunità dello sci di fondo, che ha condiviso negli ultimi anni allenamenti, competizioni e podi con la fondista della Turingia, reagisce alla notizia. Maja Dahlqvist, per esempio, che da diversi anni si allena occasionalmente con la nazionale tedesca, è a dir poco scossa quando viene a conoscenza del caso.
“È vero? Che incubo, è pazzesco. Che shock!” ha detto ad Expressen. Ciò rabbrividisce la svedese, in particolar modo, è lo scenario dietro alla positività: scoprire di essersi affidati a un professionista e finire nei guai per un errore. “Si pensa che non è possibile che accada una cosa del genere” continua la 31enne “allo stesso tempo, è nostra abitudine controllare sempre tutte le sostanze presenti nella lista rossa della Wada, è quello che facciamo sempre”.
Moa Ilar, che ha condiviso il podio con Carl in occasione della sua vittoria in Coppa del Mondo a Holmenkollen, è altrettanto sorpresa ai microfoni di Expressen. “Ho davvero poche informazioni al riguardo e non ho ancora letto nulla personalmente. Ma è sempre triste quando si tratta di casi di doping. Non è positivo per il nostro sport. È stata una notizia molto triste, ma dovremo aspettare un verdetto prima di poter dire altro.”
Ilar condivide anche un’impressione personale dell’atleta di Zella-Mehlis: “È gentile e spesso si avvicina per parlare dopo le gare. Cerca spesso il contatto e si congratula subito quando le cose vanno bene.”
La nazionale femminile tedesca è allenata da Per Nilsson, che è anche l’allenatore personale di Frida Karlsson. Per questo motivo il giornale svedese ha provato a contattare il tecnico che però non ha voluto commentare, comprensibilmente, trincerandosi dietro un no comment e affidando la stampa al comunicato federale.