Home > Notizie
Sci di fondo

Sci di Fondo – Johaug sul caso doping di Carl: “Sono scioccata, è simile alla mia situazione e so cosa si prova”

Foto credits: Fondo Italia

“Per me è un po’ uno shock. È molto fastidioso e triste che ci sia un altro caso come questo. Ce ne sono stati diversi ormai”. Therese Johaug commenta così a NRK quanto accaduto a Victoria Carl, risultata positiviva al clenbuterolo, assunto attraverso uno sciroppo per la tosse, che le sarebbe stato erroneamente dato da un dottore dell’Esercito Tedesco, nel corso dei recenti Campionati Mondiali Militari.

La campionessa norvegese sa bene cosa si prova, dal momento che lei stessa si è trovata a perdere due anni della propria carriera e un’Olimpiadi per un caso del tutto simile. Johaug, ritiratasi di recente, risultò positiva al Clostebol, nell’autunno del 2016, durante un raduno a Livigno. Sostanza che la sciatrice aveva assunto attraverso una pomata, Trofodermin, che era stata comprata dal medico della nazionale norvegese in una farmacia di Livigno, per curare alcune scottature.

«Da quanto ho appreso dai media sul caso, sembra del tutto simile al mio – ha affermato Johaugcon le stesse identiche circostanze. Con una malattia acuta e un medico che dovrebbe curarla. Chiaramente la responsabilità ricade sugli atleti».

Johaug, che chiarisce di non aver letto tutti i particolari della vicenda Carl, ha poi ribadito: «Penso che sia molto noioso e triste per Victoria. Sembra molto simile al caso in cui mi sono trovata io, quindi so cosa significa».

La norvegese aveva parlato in precedenza anche a TV2: «So benissimo cosa significa, essere scoperti per doping e quello che si passa nel periodo successivo».

Nel 2016 Johaug dichiarò: «Lui (il medico della nazionale Fredrik Bendiksen) ha comprato la crema e me l’ha data. Ho chiesto a Fredrik se la crema fosse nella lista dei doping. Ho ricevuto la risposta negativa. L’ho usata come mi aveva indicato».

Dichiarazione che non bastò ad evitarle una squalifica lunga. L’Agenzia Antidoping Norvegese l’aveva squalificata per un anno, ma FIS e WADA fecero ricorso al TAS, dove venne estesa a 18 mesi, impedendole così di partecipare alle Olimpiadi di Pyeongchang.

Share:

Ti potrebbe interessare