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Sci di fondo

Sci di fondo – Verso Milano-Cortina 2026. 17 gli atleti in attività già vincitori di medaglie individuali ai Giochi (9 donne e 8 uomini). Ecco chi sono …

Fis Cross Country World Championship 2025. Federico Pellegrino (ITA) Trondheim (NOR), 27/02/2025 Photo: Pentaphoto

Nei giorni scorsi vi abbiamo svelato che nel biathlon soltanto cinque donne e otto uomini ancora in attività hanno già vinto la medaglia individuale alle Olimpiadi. Ma quanti lo hanno fatto nello sci di fondo?

Rispetto allo sport che vede anche l’utilizzo della carabina, nello sci di fondo in realtà sono molti di più gli atleti che hanno già nel cassetto una medaglia olimpica individuale, nonostante anche qui vi sia stato un ricambio generazionale.

Per esempio, in campo femminile si sono ritirate le dominatrici delle ultime due edizioni dei Giochi Olimpici, Marit Bjørgen e Therese Johaug. Nonostante ciò, il numero di atlete già medagliate non è basso.

Sono infatti ben 9 le atlete capaci di vincere già almeno una medaglia individuale alle Olimpiadi: Heidi Weng, che è ferma al bronzo vinto a Sochi nel 2014, Krista Pärmäkoski, capace di vincere ben quattro medaglie, Kerttu Niskanen, che ne ha all’attivo 2, Jessie Diggins, grazie ai due bronzi di Pechino, Jonna Sundling, l’unica di queste ad aver vinto un oro, Maja Dahlqvist, Teresa Stadlober, Natalia Terenteva (ex Nepryaeva) e Yulia Stupak.

Gli uomini già a medaglia sono invece 8, come nel biathlon. Il più medagliato è Alexander Bolshunov, con cinque medaglie all’attivo e due ori, seguito a ruota da Johannes Klæbo ed Iivo Niskanen, entrambi con 3 medaglie, tra cui due ori. Sempre tre medaglie, ma con un solo oro, per Simen Hegstad Krüger. Insomma si nota subito che rispetto al femminile, vi sono ben quattro atleti che hanno già conquistato il massimo successo olimpico.

Tra gli altri quattro uomini vi è l’italiano Federico Pellegrino, vincitore di due argenti, nelle sprint delle Olimpiadi di Pyeongchang e Pechino. Il valdostano chiuderà la sua carriera proprio al termine dei Giochi di Milano-Cortina 2026.

A chiudere sono tutti russi: Yakimushkin, Spitsov e Terentev. Ciò significa che se la Russia non dovesse essere ammessa alle prossime Olimpiadi, fatto molto probabile visto che il numero di bombardamenti ai danni del popolo ucraino è anche aumentato, il numero di atleti già medagliati scenderebbe a 4 per gli uomini e 7 per le donne.

Tra coloro che sono ancora a caccia della prima medaglia vi sono certamente nomi illustri. Per esempio Erik Valnes, oro nella team sprint a Pechino, ma fuori in semifinale nella sprint, Harald Østberg Amundsen, che addirittura non ha ancora disputato una Olimpiade e tutti gli altri norvegesi. Senza medaglie ovviamente anche il giovane svedese Anger, come il tedesco Moch o il forte Poromaa. Nessun podio individuale anche per i francesi Jouve e Chanavat, anche se quest’ultimo, in realtà, non ha vinto alcuna medaglia nemmeno in gare a squadre sia alle Olimpiadi che ai Mondiali.

Al femminile sono senza medaglie individuali atlete del calibro di Karlsson, Andersson (drammatico il finale della 30 km di Pechino) e ovviamente Svahn, assente in Cina, oltre all’esperta Astrid Øyre Slind e le altre norvegesi, ma anche le campionesse olimpiche in team sprint Hennig e Carl, con quest’ultima che quasi certamente non potrà gareggiare in Val di Fiemme. A caccia di medaglia anche la svizzera Nadine Fähndrich.

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