La Südtirol Arena di Anterselva ha bisogno davvero di poche presentazioni: Mecca del biathlon italiano, fiore all’occhiello anche tra le venue europee, sarà la casa olimpica della disciplina per durante le due settimane dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026, dove saranno messe in palio le medaglie per gli 11 gare in programma tra format individuali e gare a squadre.
L’impianto, alle spalle del suggestivo Lago di Anterselva, che a febbraio si presenterà nella sua veste invernale ghiacciata, si trova al culmine della valle collaterale alla Val Pusteria, ad un passo dal confine austriaco, è nato nel 1971 e, da allora, non ha smesso mai di restare al passo con i tempi, gradualmente ammodernato per rispondere alle esigenze di una disciplina in crescita anche a livello di pubblico e le necessarie disposizioni di sicurezza.
Per le Olimpiadi, e far sì che i 19mila spettatori che ogni giorno gusteranno lo spettacolo del biathlon ogni giorno tra il muro delle tribune e il percorso, sono stati investiti 52milioni di Euro. La novità più grande riguarda sicuramente la pista, che sviluppa il suo tratto finale – usato solo nell’ultimo giro di gara — sul poligono, e ha fatto il suo debutto lo scorso inverno, durante le gare pre-olimpiche di Coppa del Mondo. “La novità più grande è la parte ultima del tracciato. È una zona molto spettacolare per gli atleti a cui sembra di entrare direttamente in tribuna e per gli spettatori che osservano da vicino i partecipanti” spiega al Corriere della Sera Georg Kircher, direttore gara e responsabile sportivo dell’Arena.
Sotto lo stadio, invece, è stato costruito anche un sistema di tunnel che raggiunge tutta la pista e permette di dividere i flussi degli atleti, che avranno percorsi più brevi per spostarsi dagli spogliatoi alla pista, e media. Un altro ammodernamento necessario, richiesto dal CIO per le Olimpiadi, riguarda la sicurezza: un’armeria, in cui verranno conservate le carabine durante i Giochi, gestita da un sistema di controllo molto rigido, che si accompagna ad un poligono di tiro interno, che però durante le gare a cinque cerchi avrà un volto leggermente diverso. “Questo è uno spazio che appartiene alla legacy delle Olimpiadi” spiega Lorenz Leitgeb, presidente del Comitato Organizzatore Biathlon Antholz, al Corriere della Sera “durante i Giochi verrà utilizzato come area per i giornalisti e i media, poi assumerà il suo aspetto finale. Un poligono con 8 linee di tiro per una distanza di 50 metri a cui si affianca anche una cabina refrigerata a -20°C per prove al freddo”.
Interessanti anche le novità sotto l’aspetto energetico: l’impianto si è dotato di un sistema fotovoltaico a 380 KW che permette alla struttura di essere completamente autonoma durante l’anno.