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Biathlon – Svezia, i biathleti ottimisti e speranzosi di fronte al nuovo tecnico di tiro

Foto Credits: Dmytro Yevenko

Come annunciato nel maggio scorso, la Nazionale svedese di biathlon si è dotata di un nuovo allenatore per la prossima stagione olimpica: l’austriaco Florian Steirer, che si concentrerà soprattutto sul tiro è stato presentato come una grande risorsa per la squadra élite e una spalla soprattutto per gli allenatori.

A due mesi di distanza dall’annuncio della Federazione, quando ormai gli atleti hanno completato già diverso lavoro in compagnia di Steirer, che in passato ha allenato campionesse del calibro di Laura Dahlmeier e Denise Herrmann, l’emittente svedese SVT ha sondato il terreno con i biathleti per registrare le loro impressioni sul tecnico.

“È una sensazione eccitante e positiva” ha dichiarato Elvira Öberg, entusiasta del nuovo arrivo nello staff “Siamo la stessa squadra da molti anni ormai. È utile avere nuovi occhi, qualcuno che possa vedere qualcosa che potrebbe esserci sfuggito. Allo stesso tempo, credo sia importante non stravolgere nulla”.

Le fa eco la sorella Hanna, altrettanto positiva sul nuovo tecnico: “È molto emozionante, può essere sicuramente un bene coinvolgere qualcuno dall’esterno. Spero che saremo in grado di sfruttare meglio il potenziale e il livello che abbiamo. Come squadra, negli ultimi anni non abbiamo sfruttato appieno il nostro potenziale al poligono. Sarà emozionante con un paio di occhi nuovi”.

Nel corso delle ultime stagioni, il tiro è stato sicuramente il fondamentale più deficitario per gli svedesi, con notevoli oscillazioni da parte di diversi membri della squadra, ma Johannes Lukas nega che questa sia la ragione principale dietro a questa novità. In vista delle Olimpiadi di Milano Cortina 2026, però sarà importante non lasciare nulla al caso. Per questo motivo i due tecnici, che si conoscono da molto tempo, lavoreranno a stretto contatto soprattutto per quanto riguarda l’implementazione di idee nuove e ricerca costante. Dell’austriaco, il bavarese apprezza proprio la capacità di innovazione: “Siamo autocritici e pensiamo di poter fare le cose meglio e cerchiamo di farlo ogni giorno. Il giorno in cui pensi di poter fare tutto, di sapere tutto e di fare sempre tutto al meglio, allora resteremo fermi. Si tratta sempre di mettere a punto piccoli dettagli ogni giorno”.

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