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Sci di fondo

Sci di fondo – Dalla neve alla pista d’atletica, tempi da record per Amundsen sui 3000 m

Foto credits Fondo Italia

Invitato a prendere parte al Moseby Invitational sabato pomeriggio, una gara su 3000m piani a Bislett, la stella dello sci di fondo norvegese Harald Oestberg Amundsen non ha solo vinto, ma ha stravinto con un tempo di 8’14″89. La sfida a due, contro il fondista Eirik Mysen, vincitore nella scorsa edizione, puntava non solo alla vittoria della competizione, ma anche da abbattere un record che resisteva ormai dal 1991: quello di Bjørn Dæhlie, uno dei migliori fondisti di sempre sulla medesima distanza con un tempo di 8’18″76.

Amundsen (e Mysen arrivato alle sue spalle) è riuscito però finalmente, dopo ben 34 anni, a fare di meglio, avvicinandosi persino al penultimo record del mondo femminile dei 3000m (8’12″19) di Wang Junxia, del 1993 – migliorato dalla stessa nello stesso anno di ben sei secondi.
Ce ne fosse bisogno, ancora una volta si conferma l’incredibile propensione all’agonismo degli atleti norvegesi, che si dimostrano versatili e capaci di competere in più discipline senza sfigurare.

Il miglior tempo attualmente registrato da un fondista è l’ 8’02″77 di Anders Aukland, che Amundsen vuole provare ad avvicinare: “È un tempo incredibile ed è probabile che resterà inalterato per un bel po’. Didrik Tønseth è forse l’unico che, con un po’ di buona preparazione, potrebbe avvicinarsi” ritiene Amundsen, intervistato da a TV2. Il diretto interessato spiega che nello sci di fondo al giorno d’oggi si tende a correre con un po’ più di forza nella parte superiore del corpo e questo non è l’ideale per correre nei 3000 metri “Sabato però c’erano molti sciatori con corpi ancora più grossi del mio che corrono anche velocemente. Probabilmente è difficile guadagnare molti secondi in più con lo stesso peso”.

Certamente i tempi del connazionale Jakob Ingebrigtsen, detentore del record mondiale, sulla distanza sono ancora lontani e per riuscire anche solo ad avvicinarsi, Amundsen ha davvero molta strada da fare: il 25 agosto dello scorso anno, infatti, il norvegese fece segnare in Polonia un tempo di 7’17″55. Il fondista nonostante ciò ha decisamente migliorato la propria prestazione. “È assolutamente estremo. Prima di sabato, il mio record personale era a oltre un minuto da Jakob Ingebrigtsen. Ora sono a meno di un minuto da quello che sta correndo lui, e sono molto contento” ha commentato Amundsen “Immaginare la sensazione di velocità che ha lui… deve essere incredibile. È impressionante, non c’è molto altro da dire: è stimolante che sia possibile correre così veloce”.

Le ambizioni del fondista di Asker, però, in questo momento sono da tutt’altra parte, e per la precisione in Val di Fiemme, dove il prossimo anno verranno messe in palio le medaglie olimpiche. E sicuramente avere la certezza di disporre di un fisico che gli permette di avere tali prestazioni è di grande stimolo per raggiungere il traguardo più ambito.

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