Home > Notizie
Sci di fondo

Sci di fondo – “Noi atleti sappiamo poco delle opportunità che ci vengono offerte”: Pellegrino e l’importanza della ‘dual career’

Fis Cross Country World Championship 2025. Federico Pellegrino (ITA) Trondheim (NOR), 27/02/2025 Photo: Pentaphoto

“Giugno è stato un mese intenso. Sopportato dalla famiglia, tra gli allenamenti, un po’ di mare e lo studio ho vestito i panni di rappresentante atleti. Sono state giornate di formazione, informazione, scambio di idee e scambi di testimone. Come il passaggio di consegne tra il presidente uscente del CIO Thomas Bach e la neoeletta Kristy Coventry, o l’elezione del presidente del CONI che ci accompagnerà in questo nuovo quadriennio olimpico, Luciano Buonfiglio. Ai Presidenti che lasciano, con cui di fatto ho trascorso la mia intera carriera, un sentito grazie. Ai nuovi, un grande in bocca al lupo, e l’auspicio di lavorare assieme per continuare a migliorare il mondo sportivo che tanto amiamo, implementando sempre di più la voce degli atleti”.

Con queste parole Federico Pellegrino ha accompagnato sui social le fotografie dell’ultimo mese relative alle attività di rappresentanza Atleti, in un giugno intenso, nel quale l’azzurro si è recato prima a Losanna, dove ha partecipato all’International Athletes Forum, poi a Roma, al Consiglio Nazionale Elettivo del CONI, che di fatto ha chiuso il primo ciclo e aperto il secondo nel suo percorso da rappresentante atleti. 

Alla vigilia dell’ultima stagione della sua carriera, dopo una vita trascorsa nello sport ad alto livello, Pellegrino è sempre più conscio di quanto nel corso della carriera di un atleta non contino solo i risultati, ma anche aspetti legati a ciò che verrà dopo.

«È importante far conoscere i progetti che il CIO riserva a noi atleti, capire che si possa investire su sé stessi anche oltre lo sport e il risultato» dice a Fondo Italia il valdostano delle Fiamme Oro, parlando dell’International Athletes Forum, che si è tenuto il mese scorso a Losanna. 

Creato nel 2002 e giunto alla sua nona edizione, l’evento si svolge ora ogni due anni, alla vigilia dei Giochi Olimpici sia invernali che estivi. «È un incontro riservato a tutte le commissioni atleti dei vari comitati olimpici nazionali – racconta Pellegrinopiù i rappresentanti degli atleti delle varie federazioni internazionali e in questo caso dei comitati organizzatori delle Olimpiadi del 2026 e 2028. Per questo motivo ero presente anche io. In questa occasione si informano i presenti su ruoli e doveri delle commissioni atleti all’interno delle istituzioni sportive, ma si vogliono anche ricevere feedback dagli atleti sulle difficoltà che trovano nel praticare lo sport agonistico. Lo scopo principale è poi quello di presentare le tante iniziative del CIO attraverso questa piattaforma Athletes 365».

Un evento che secondo Pellegrino meriterebbe maggiore considerazione: «È stata una bellissima manifestazione, con tanti presenti, ma mi è dispiaciuto che a Losanna vi fossero pochi comitati olimpici nazionali delle principali nazioni europee, mentre erano presenti quelli dei paesi che oggi sentono di avere maggiore bisogno di rappresentanza, come quelli asiatici o africani. Eppure, a dir la verità, anche noi paesi europei avremmo bisogno di conoscere meglio tutte le possibilità offerte dal CIO». 

Pellegrino è affascinato dal lavoro del Comitato Internazionale Olimpico su questo aspetto: «Athletes 365 è una piattaforma della quale gli atleti devono essere a conoscenza, perché dentro vi è di tutto: dal supporto psicologico alle linee direttive del safeguarding, ma anche altri progetti promossi dal CIO, come quelli sulla transizione da atleta professionista al post carriera. 
Il CIO ha lavorato tanto in questi anni nella formazione delle rappresentanze degli atleti, che oggi sono presenti in ben 200 comitati nazionali olimpici. Come ha detto proprio l’ex presidente Bach, aiutare non è più abbastanza, bisogna anche fare. Così è nata “Olympic Solidarity”, che redistribuisce 685 milioni di euro al mondo sportivo, tramite progetti che sono dei servizi a disposizione di tutti noi atleti». 

Il fondista azzurro è convinto che gli atleti debbano essere in maggior misura informati delle opportunità che vengono loro offerte. «Ringrazierò sempre Roda e Malagò per avermi proposto di entrare nella rappresentanza atleti del CONI, perché ho scoperto un mondo a me sconosciuto. Mi sono reso conto di quanto noi atleti sappiamo poco delle opportunità che ci vengono offerte. Tanti di questi progetti del CIO mettono al centro l’atleta con le sue fragilità, come individuo anziché portatore di risultati e ciò mi ha aperto la mente».

Questo è per Pellegrino un passaggio fondamentale: «Una persona felice, che sta bene con sé stessa, può riuscire a lavorare meglio e aumentare le probabilità di risultato a lungo termine. Questo è uno dei motivi per cui voglio spingere affinché gli atleti comprendano l’importanza della “dual career”, doppia carriera, della quale nessuno mi aveva mai parlato quando ero più giovane. Per anni non sono stato incoraggiato a investire su me stesso anche in questa maniera, pensando a crearmi un percorso per il post carriera, ma solo ad andare più forte possibile, in quanto lo sport agonistico, per come è impostato, vuole il risultato a breve se non addirittura brevissimo termine». 

L’azzurro chiude quindi con una riflessione: «Io stesso per anni ho pensato solo al risultato, a concentrarmi unicamente sulla mia carriera agonistica. Ho vinto tanto, ma magari sarei andato anche più forte se in questi anni avessi investito anche su altro oltre allo sport. Una cosa è certa: c’è tanto da fare, possibilità e soldi non mancano, bisogna far solo conoscere questi progetti, perché è importante che gli atleti sappiano di avere altre opportunità e che il loro valore all’interno della società va ben oltre al risultatonumerico di una classifica».  

Share:

Ti potrebbe interessare