Il fascino delle Olimpiadi richiama a sé le attenzioni di centinaia di migliaia di atleti di tutto il mondo, pronti a fare gli straordinari per riuscire nell’impresa di rappresentare il proprio paese nell’evento più prestigioso almeno una volta nella vita. Un richiamo a cui anche Anne Bunemann De Besche non ha saputo resistere. Nata in Norvegia, paese che ha rappresentato fino a pochi mesi fa, la biatleta classe 2000 svela ora il cambiamento della sua nazionalità sportiva in favore della Danimarca.
Se prendere parte alle Olimpiadi Invernali con la bandiera della Norvegia al seguito appare una sfida a dir poco complessa, qualunque sia la disciplina, il compito si semplifica se la nazione per cui corri è la Danimarca. E così prende forma la storia di Anne Bunemann De Besche, che approfittando delle origini dei suoi genitori ha da poco ottenuto la licenza per gareggiare con la tuta danese. “Sono per tre quarti danese, perché i miei parenti lo sono e laggiù ho una famiglia numerosa – spiega la biatleta ai microfoni di Nordic Magazine -. Ho passato tanto tempo in Danimarca negli anni, quindi quella di rappresentarla mi è sembrata una scelta abbastanza naturale”.
A stimolare la decisione dell’atleta, anche la volontà di dare un impulso al biathlon danese e – in collaborazione con i suoi connazionali che formano una squadra da 10 atleti – guardare con ottimismo ai Mondiali di Oslo 2029, che per lei saranno a pochi chilometri da casa. “Speriamo davvero di ispirare i giovani atleti danesi a lanciarsi nel biathlon – aggiunge –. Il nostro più grande sogno è quello di formare la prima staffetta femminile della Danimarca ai Mondiali di Oslo 2029″.
Già campionessa del mondo nella staffetta dei Mondiali Youth di Brezno-Osrblie nel 2019 e legata da una buona amicizia con Ingrid Landmark Tandrevold, Bunemann De Besche proverà dunque a tentare la qualificazione a Milano Cortina 2026, passando per la Coppa del Mondo di biathlon: “Parteciperò a tutte le gare di IBU Cup prima di Natale e spero di qualificarmi per la Coppa del Mondo a Ruhpolding, per poi strappare un posto per le Olimpiadi”.
Un posto per il quale saranno in lizza anche i fratelli Sondre e Uraleq Slettemark, che in Coppa del Mondo gareggiano con i colori della Groenlandia, ma che per le Olimpiadi dovranno sottostare alla Federazione Danese, visto che la Groenlandia è formalmente parte della Danimarca e non è riconosciuta dal CIO come territorio autonomo. Proprio in riferimento a questo, Bunemann De Besche ammette: “Uraleq? Non è impossibile pensare che possiamo qualificarci entrambe. Sarebbe lo scenario ideale”.