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Sci di fondo

Sci di fondo – Doping, caso Carl. Clugnet e Vermeulen non hanno dubbi: “È rovinata. Sarei sorpreso se partecipasse alle Olimpiadi”

Foto Credits Federico Angiolini

“She’s fucked”. Nel podcast Skirious Problems, condotto dai fondisti Mika Vermeulen e James Clugnet, al quale in occasione dell’ultimo Tour de Ski aveva partecipato anche l’azzurro Federico Pellegrino, sono state utilizzate queste parole per commentare la vicenda doping riguardante la tedesca Victoria Carl.

Lo scorso 25 giugno è stato annunciato che l’olimpionica di Pechino 2022 era stata trovata positiva al “clenbuterolo”, sostanza vietata dal codice WADA. L’atleta ha spiegato, sostenuta dall’Esercito e dalla Federazione Tedesca di sci, di aver assunto la sostanza involontariamente, a causa di un errore dello staff medico dell’Esercito Tedesco presente ai CISM (Campionati Mondiali Militari).

Anziché il Mucosolvan, lo sciroppo che Carl pensava di stare assumendo, alla tedesca è stato somministrato lo Spasmo Mucosolvan, contenente proprio il Clenbuterolo.

Rammaricandosi per quanto accaduto alla collega, entrambi i fondisti pensano che la squalifica sia inevitabile.

Vermeulen è partito da una premessa importante: «Penso non ci sia mai stato un periodo in cui lo sport, lo sport d’endurance e specialmente lo sci di fondo, siano stati tanto puliti quanto oggi. Credo che nessuno dei nostri avversari sia dopato o utilizzi sostanze proibite».

L’austriaco ha poi aggiunto: «Mi piace tanto Carl, è super simpatica. Credo in quello che ha detto. Penso, conoscendola, che le cose siano andate esattamente come ha detto. Non penso si sia dopata intenzionalmente».

L’ex combinatista ha però poi aggiunto un punto fondamentale con grande rammarico: «Prendo l’articolo 2.11 del regolamento WADA. “È responsabilità di ogni atleta assicurarsi che nessuna sostanza proibita entri nel suo corpo. Gli atleti sono responsabili per ogni sostanza proibita o i suoi metaboliti, presenti nei loro campioni. Non è necessaria l’intenzione, la colpa, la negligenza per stabilire la violazione del regolamento antidoping”».

Clugnet si è quindi inserito nel discorso, dicendo senza mezzi termini che Carl è spacciata: «È una brava persona, mi piace e le credo, ma è fottuta. Non posso utilizzare un’altra parola. Avrebbe dovuto controllare bene la medicina prima di assumerla. È una campionessa olimpica e deve saperlo meglio di altri. È terribile da dire».

E Vermeulen ha quindi aggiunto che si aspetta quindi qualche azione nei confronti dell’atleta venga presa: «È nostra responsabilità da atleti controllare ogni medicina che utilizziamo. Credo sarebbe anche un messaggio davvero sbagliato se non venisse data alcuna sanzione».

L’austriaco ha voluto però chiarire: «È importante sottolineare che la positività è arrivata dopo l’ultima gara della stagione e quindi non ha avuto alcun impatto sui suoi risultati stagionali. È chiaro quindi che non volesse avere alcun vantaggio. In nessuna delle gare fatte per assicurarsi il secondo posto nella generale di Coppa del Mondo, ha avuto un vantaggio da questa sostanza».

Entrambi gli atleti sono convinti che Carl verrà squalificata per almeno un anno saltando così le Olimpiadi. «Se dovesse partecipare alle Olimpiadi sarei sorpreso e da una parte quasi scontento – ha detto Clugnet – o meglio sarei felice per lei, ma sarebbe ingiusto nei confronti di tanti altri atleti».

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