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Sci di fondo

Sci di fondo – Lunghe distanze e paternità, la nuova vita di Taugbøl

Questo è un periodo di grandi cambiamenti per Håvard Solås Taugbøl, sia dal punto di vista professionale che personale: da un lato, il 31enne di Lillehammer ha deciso di passare dallo sci di fondo “tradizionale” dove era specializzato nelle sprint, alle gare di lunga distanza; dall’altro, la sua vita fuori dalle piste è stata arricchita dall’arrivo della sua prima figlia nel settembre 2023.

Sul fronte agonistico, al termine della passata stagione, il norvegese ha perso il posto in nazionale ed è entrato a far parte del Team Ragde Charge dei fratelli Aukland: la notizia, arrivata proprio il 1° aprile, ha lasciato tutti perplessi in un primo momento, ma oggi, racconta ad un giornale locale cosa significa per lui questo passaggio, che non lo spaventa affatto. Del resto si è dimostrato un grande successo per la sua “collega” dello sci di fondo e nuova compagna di squadra, Stina Nilsson. La prima stagione, però, sarà dedicata a “prendere le misure” alla nuova disciplina.

“Ero nervoso, soprattutto dopo diverse settimane di malattia. Ci siamo trasferiti nella casa paterna degli Aukland. Tra l’altro, è come un museo dello sci con tutti i trofei di Anders, Jørgen e Fredrik. Qui ho conosciuto bene la squadra e ci siamo allenati a lungo e duramente“ racconta il 31enne a gd.no, parlando del suo primo incontro con la squadra ”Userò la prima stagione per imparare le tattiche e le ‘regole del gioco’. A dicembre avrò i nervi a fior di pelle, ma credo sia un buon segno. Vuol dire che significa ancora qualcosa per me.”.

Tra le tante novità che lo attendono nelle competizioni Ski Classics, la Vasaloppet è quella che lo affascina di più e non vede l’ora di fare il suo debutto alla 102esima edizione, il 1° marzo prossimo.

“Ho sentito parlare molto di questa gara prestigiosa. Novanta chilometri sono tanti. Se alla fine della gara ho cinque minuti di ritardo dai primi, non mi aiuta avere in serbo uno sprint. Bisogna allenarsi bene per il futuro”.

Tutti questi cambiamenti si vanno ad affiancare all’arrivo della prima figlia, Live, protagonista assoluta nella vita della casa di Roterud. “Non eravamo nuovi ai bambini, ma avere uno tuo è qualcosa di diverso. È stato molto speciale, e davvero la cosa più bella che ci sia mai capitata. Ma non possiamo nascondere il fatto che sia stata una transizione. All’inizio ci si sente un po’ bloccati. Dopo il primo anno però, è diventato ancora più divertente.”
Certo la routine familiare, tra asilo, lavoro e allenamenti non è semplice, ma questo non scoraggia Taugbøl: “Diventa sempre più interessante. Comincia a farsi capire e si riceve un sacco di risposte”. Mi piace molto fare il papà”.

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