È facilmente considerabile uno dei ciclisti migliori di tutti i tempi, ma il talento di Tadej Pogačar non si è costruito solo macinando chilometri e chilometri su strada sulla sua bici. Con il Tour de France entra nel vivo con le tappe di montagna sui Pirenei, lo sloveno è sempre più implacabile e conquista anche la cronoscalata di ieri: si tratta della quarta vittoria di tappa in questa Grande Boucle che gli consente di rafforzare il primo posto in classifica generale.
Il segreto di questo successo? Oltre al talento in dubbio, il tanto lavoro talvolta anche con “mezzi” inaspettati. Il corridore della UAE Team Emirates, ha infatti affidato parte della sua preparazione invernale agli sci stretti. Anche se è Primož Roglič ad avere un passato nelle discipline nordiche, praticando salto con gli sci ad alti livelli, e diventando addirittura a Tarvisio è campione del mondo juniores a squadre con il quartetto sloveno nel 2007 a Tarvisio, anche Pogi è un appassionato di sport invernali e ha deciso di darsi allo sci di fondo lo scorso dicembre, per mantenere al meglio la sua forma fisica durante le festività natalize.
Come dimostrato dai dati condivisi sull’app di allenamento Strava, il 27enne ha sfruttato le nevi slovene di Zreče per mettere gli sci ai piedi e completare un anello di oltre 25 km con un dislivello complessivo di 468m in 1h43min. È “indubbio”, commenta la FIS in un post sui social “che i corridori che hanno ottimizzato il loro allenamento sugli sci da fondo avranno un grande vantaggio…”.
