“I giovani fondisti italiani hanno davanti un futuro brillante”, parola di Mika Vermeulen.
Un incontro speciale per i giovani dell’Italia dello sci di fondo e un’occasione imperdibile di confronto. Nelle scorse ore, in particolare nella giornata di mercoledì 13 luglio, in quel di Lavazè ha fatto capolino uno dei volti più iconici e rappresentativi del panorama del fondo mondiale, l’austriaco Mika Vermeulen. Impegnato in Val di Fiemme per un periodo di lavoro in quota, il classe 1999 ha potuto condividere alcuni momenti tra pista e post allenamento con i gruppi giovanili della nazionale italiana e – nello specifico – con l’atleta junior Marco Pinzani.
L’Italia si trova infatti in raduno proprio in questi giorni in Val di Fiemme con la squadra junior e con il gruppo AIN, per un periodo di lavoro che si protrarrà fino al prossimo 27 luglio. Nella giornata di ieri, in particolare, era in programma un’uscita in montagna, alla quale hanno preso parte tutti gli azzurrini. O meglio, tutti tranne uno: limitato da un problema al ginocchio, di cui aveva recentemente parlato in un’intervista, il classe 2006 Pinzani non era infatti in grado di prendere parte alla sessione con i compagni. L’alternativa? Un po’ di skiroll in compagnia di un atleta di Coppa del Mondo. “Abbiamo provato a sentirlo sapendo che era a Lavazé” svela il direttore tecnico giovanile azzurro Paolo Rivero, spiegando le circostanze in cui è nata l’idea di affiancare Pinzani a Vermeulen. E così, constatata la disponibilità di Vermeulen, lo svantaggio del dolore al ginocchio che limitava Pinzani si è trasformato in una bellissima opportunità per il giovane atleta di Tarvisio.
Disponibilità che Vermeulen ha mostrato anche in seguito, quando – contattato da Fondo Italia – ha voluto raccontare l’esperienza sulla pista di skiroll di Passo di Lavazé al fianco di Pinzani. “Mi stavo allenando con un ragazzo che gareggia nel circuito Ski Classics e vive da queste parti, Stefano Mich – spiega Vermeulen –, e abbiamo deciso di fare skiroll insieme (a Pinzani, ndr). È un ragazzo molto gentile ed è stato molto divertente conoscerlo. Abbiamo anche fatto una volata in cima alla pista, nella quale mi ha anche battuto di un bel po’ e quello non è stato molto bello (ride, ndr)“.

In generale, sono parole di elogio quelle spese da Vermeulen nei confronti della nazionale italiana giovanile e della possibilità di condividere con atleti più giovani la propria esperienza: “Penso che sia sempre molto bello allenarsi con atleti emergenti più giovani quando se ne ha la possibilità, sentendo la loro passione e l’energia che hanno. Anche perché penso che gli atleti più invecchiano e più diventano scontrosi, quindi è importante allenarsi con energie fresche. Ho visto tutto il gruppo dell’Italia e penso che si siano goduti l’allenamento, lavorando duramente. Anche gli allenatori sono molto gentili, ho parlato un po’ con loro. Quindi, credo che i giovani fondisti italiani hanno davanti un futuro brillante”.
C’è spazio anche per fare il punto sulla preparazione estiva di Vermeulen, nell’avvicinamento all’importante stagione olimpica. Un periodo di lavoro intenso, quello vissuto finora, di cui il fondista austriaco si dice decisamente soddisfatto nel fissare gli obiettivi verso Milano-Cortina 2026: “La mia preparazione? Sta andando abbastanza bene, mi sto allenando molto negli ultimi tempi. I miei obiettivi sono ambiziosi, quindi cercheremo di fare tutto ciò che è umanamente possibile per raggiungerli e poi vedremo durante il percorso come andrà. Ovviamente l’obiettivo principale sono le Olimpiadi in Val di Fiemme, direi specialmente la 10 km a skating per me. Ma anche le altre gare saranno delle belle opportunità. E poi ci saranno anche delle belle tappe di Coppa del Mondo, come il Tour de Ski, in cui voglio andare bene”.
In conclusione, ancora belle parole nei confronti dell’accoglienza e delle strutture incontrate durante i suoi allenamenti in Italia: “Sicuramente è stato molto belle stare qui in Italia anche per la preparazione estiva, mi alleno sempre a Passo di Lavazé. Quando posso vengo in Italia – conclude Vermeulen -, in particolare per i raduni in quota, anche se non è stato a Livigno quest’anno, ma a Passo di Lavazé. Penso di aver trovato il mio nuovo luogo preferito per allenarmi in Italia”.