Tre medaglie olimpiche in tre Olimpiadi. Dorothea Wierer ha conquistato una medaglia in tutte le edizioni dei Giochi Olimpici a cui ha preso parte.
Le prime due sono arrivate di squadra, entrambe nella staffetta mista. La numero uno a Sochi, il bronzo vinto con Karin Oberhofer, Dominik Windisch e Lukas Hofer. Un quartetto tutto altoatesino, nel quale Wierer fece la differenza con un lancio da favola.
La seconda medaglia è arrivata poi a Pyeongchang, sempre nella staffetta mista e ancora di bronzo. Questa volta ad aprire la gara al lancio c’era Lisa Vittozzi, che diede il cambio a Wierer in testa alla classifica. In una gara dal livello altissimo, Wierer si prese uno spavento nella serie in piedi utilizzando ben tre ricariche, poi ne uscì fuori. Il finale è noto, la volata di Windisch con Peiffer, la protesta tedesca, il brivido dell’attesa e la gioia del terzo posto confermato.

La terza medaglia è quella più pesante, perché rappresenta una nuova pagina di storia scritta da Dorothea WIerer, l’ennesima prima volta, il bronzo individuale nella sprint a Pechino 2022. Un terzo posto arrivato grazie a una prestazione stellare al poligono, alle spalle della dominatrice Røiseland e di una brava Elvira Öberg.

Dorothea Wierer è così stata la prima donna a regalare all’Italia una medaglia individuale nel biathlon ai Giochi Olimpici, così come è stata la prima a vincere la Coppa del Mondo, conquistare un titolo mondiale e anche vincere l’oro giovanile.
Wierer è l’azzurra con più ori mondiali (4, di cui 3 individuali), più vittorie in Coppa del Mondo (16) e più podi in Coppa del Mondo (50). Inoltre l’altoatesina delle Fiamme Gialle condivide con Vittozzi il record di medaglie mondiali per l’Italia femminile, ben 12, e quello di coppe di specialità vinte, ben 4.

A Milano-Cortina 2026, Dorothea Wierer cerca ora di migliorare ulteriormente i propri numeri, puntando a una medaglia che è alla sua portata. Se non sarà facile vincerla individualmente, perché le avversarie sono tante, le possibilità di farlo in una gara di squadra aumentano, con l’Italia che nella mista ha un super Giacomel e ritrova anche proprio Vittozzi sia per la mista che per la staffetta di genere.
Una medaglia nella sua Anterselva, nell’ultima danza della sua splendida carriera, significherebbe per Wierer conquistare il podio in quattro Olimpiadi consecutive, cosa mai riuscita ad alcun biatleta italiano, uomo o donna. In realtà Wierer scriverebbe una pagina anche nella storia del biathlon femminile internazionale, in quanto l’unica atleta capace di vincere almeno una medaglia in quattro edizioni consecutive dei Giochi Olimpici è stata Ursula (Uichi) Disl, la biatleta più medagliata nella storia con 2 ori, 4 argenti e 3 bronzi, conquistati in cinque edizioni dei Giochi Olimpici (Albertville, Lillehammer, Nagano, Salt Lake City e Torino).

Nella storia dello sport italiano non sono tanti gli atleti ad aver vinto la medaglia in almeno quattro edizioni consecutive delle Olimpiadi. In caso di medaglia ad Anterselva, Wierer eguaglierebbe Stefania Belmondo, sempre a medaglia ad Albertville, Lillehammer, Nagano e Salt Lake City.

Irraggiungibili vi sono Gabriella Paruzzi, sempre sul podio da Albertville 1992 a Torino 2006, e Arianna Fontana, sempre sul podio da Torino 2006 a Pechino 2022. Nel suo ventennale olimpico, la valtellinese potrebbe eguagliare il record di sei giochi consecutivi, detenuto per l’Italia da Armin Zöggeler, che col suo slittino è salito sul podio da Lillehammer 1994 a Sochi 2014. Al momento non vi è riuscito alcun italiano, nemmeno ai Giochi Estivi.
Insomma, con una medaglia ad Anterselva, anche in una gara a squadre, Wierer affiancherebbe il suo nome a quello dei grandissimi degli sport invernali.