L’estate di preparazione prima di un grande evento come le Olimpiadi è per i biathleti un momento particolare: abituati ad avere i Mondiali ogni inverno, i Giochi Olimpici diventano ancor più speciali all’interno del percorso di un atleta, potenzialmente in grado di cambiare per sempre una carriera. Ecco perché molti di loro programmano nei minimi dettagli, assieme ai loro allenatori e preparatori, ogni mossa in avvicinamento al grande evento che il prossimo febbraio vedrà la Südtirol Arena di Anterselva protagonista di gare che, fin da oggi, si prospettano spettacolari.
Lo sanno bene i francesi, che complice l’addio dei fratelli Boe al biathlon al termine della stagione, ma soprattutto grazie ad una guida tecnica che li ha portati di nuovo ad essere estremamente competitivi sia come singoli che come squadra dopo una difficile stagione 2023/24, sono pronti a fare incetta di medaglie nella località altoatesina.
E il gruppo guidato da Simon Fourcade, che di medaglie olimpiche in famiglia ne ha viste vincere e non poche, si sta preparando con particolare attenzione, come raccontato a Nordic Magazine dallo stesso tecnico transalpino.
“Sento che i ragazzi sono diversi, più coinvolti e più concentrati su certe cose. Forse sono anche meno pazienti rispetto all’anno scorso, ma anche più motivati.”
Si può dire, in un certo senso, che rispetto ad una stagione “normale”, quest’anno l’atteggiamento di Fillon-Maillet, Perrot e compagni è “molto più professionale”, con ogni azione pensata e ponderata con attenzione sempre con un sguardo verso Milano-Cortina 2026.
“Non ho mai visto il gruppo così in forma come ora, anche a ciò che mangia. Questa fase di solito arriva più tardi. Non sono stato nemmeno io ad accorgermene ma chi gravita attorno al gruppo, come il cuoco o i fisioterapisti. Hanno notato che mettono meno cibo nel piatto o privilegiano certi alimenti rispetto ad altri, più calorici. Abbiamo un gruppo, e questo credo valga anche per le ragazze, molto più atletico rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.”