“Tutto in regola, il recupero sta procedendo davvero molto bene”. È entusiasta Simone Mocellini, che vede finalmente vicino il recupero.
Dalla tremenda caduta subita a Canmore nel corso di un allenamento nel febbraio 2024, il fondista trentino non è mai riuscito a ritrovare la condizione migliore.
Mocellini, infatti, era rientrato nella passata stagione, per poi doversi fermare nuovamente a causa di una frattura da stress al perone. Da lì una nuova operazione lo scorso aprile, per la rimozione di placca e viti della tibia, oltre alla cruentazione del focolaio di mancata osteosintosi.
«Ringrazio il Dottor Andrea Panzeri, tutto il suo staff de La Madonnina di Milano e la FISI perché l’intervento sembra proprio essere andato bene – ha detto Mocellini a Fondo Italia – sono contento. Inoltre, se le cose stanno procedendo nel modo giusto, devo ringraziare anche l’allenatore Fulvio Scola e il fisioterapista Davide Perucchini perché hanno spinto tanto per cercare un centro di riabilitazione. E infine Filippo Balestreri, in quanto ha fatto da intermediario per farmi seguire da un centro di sua conoscenza, l’Isokinetic di Verona».
Proprio nel centro veneto, Mocellini è stato seguito molto bene nella prima fase riabilitativa, ottenendo ottimi risultati che, come si nota anche dalla voce, gli hanno dato tante certezze.
«È un centro straordinario – ha detto riferendosi alla Isokinetic – ho trovato delle persone a seguirmi. Il fisioterapista Giorgio e Matteo, che mi seguiva in acqua, sono stati fantastici. Fino a metà giugno avevo ancora le stampelle, quindi ho svolto lavori in palestra e piscina».
A metà giugno, finalmente Simone Mocellini ha potuto togliere le stampelle: «Ho proseguito i carichi di lavoro, seguendo però l’ottima Idea avuta insieme a Fulvio (Scola, ndr) di non esagerare per anticipare i tempi. Era importante non saltare alcuna tappa del percorso riabilitativo. È stata la scelta giusta, perché era da un anno e mezzo che non stavo così bene con la gamba».
Una scelta saggia. «Non abbiamo cercato di affrettare i tempi e proprio per questo alla fine le cose sono andate più velocemente. Da pochi giorni ho indossato nuovamente gli skiroll e ho visto che sto bene, non sento alcun dolore».
Mocellini pensa ora al prossimo step, al quale tiene tantissimo: «La cosa che mi interessa di più è tornare a correre, perché non lo faccio da febbraio 2024. Mai sono stato così vicino a farlo nuovamente quanto lo sono oggi. Credo che per fine agosto potrò reinserire la corsa negli allenamenti, magari non come prima, ma ci siamo vicino. Non esagero a dire che tra un mese, se le cose vanno avanti, potrò tornare ad allenarmi anche sulla corsa».
Sembrano già allontanarsi i momenti difficili della passata stagione: «A volte mi chiedo come ho fatto ad andare avanti la passata stagione. Ero anche partito bene, ma a gennaio quella che sembrava una tendinite era una frattura da stress al perone. Già a Cogne, nella tappa di Coppa del Mondo dello scorso gennaio avevo questa frattura da stress».
Ora il tanto atteso rientro in squadra, perché Mocellini sarà al Dolomiti Apart & Rooms a Passo di Lavazè insieme ai compagni del gruppo Milano Cortina.
«Sono veramente contento di rientrare in squadra per un raduno intero. Ero andato a trovarli anche un giorno ad Anterselva. Posso dire che il gruppo mi piace, ci conosciamo ed è molto eterogeneo. Si lavorerà bene. Poi ci segue Fulvio (Scola, ndr) con cui mi trovo alla grande, non serve nemmeno mettersi a fare tanti piani, perché ci capiamo subito. Ovviamente in questo mese il mio programma sarà diverso rispetto a quello dei miei compagni, perché non posso fare tutto ciò che fanno loro. Ho ancora un alto mese se non due di riabilitazione, ma va bene così».