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Biathlon – I fratelli Bø alle Olimpiadi … ma solo come inviati tv

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

I fratelli Bø hanno riposto sci e carabina, ma lo sport fa e farà ancora parte della loro vita nel prossimo futuro. C’erano voci che si rincorrevano già da qualche tempo, forse addirittura già nei mesi che hanno preceduto il loro ritiro, ma ora i rumours di una carriera davanti alle telecamere a commentare il biathlon nei panni di esperti sembrano farsi più concrete. Il prossimo inverno, quando i tifosi non vedranno più i due biathleti in pista con il pettorale, potrebbero comunque essere sul terreno di gara olimpico come inviati della tv.

A confermarlo è lo stesso Tarjei Bø a Dagbladet, che rivela come l’interesse sia arrivato sia dalla Norvegia che dall’estero. “Abbiamo parlato con diversi canali televisivi di questo genere di cose, quindi vedremo. Abbiamo ricevuto alcune richieste.” Il 37enne, che si prepara a diventare padre per la seconda volta assieme alla moglie Gita Simonsen, dovrà valutare certamente con attenzione le proposte che stanno arrivando.

Un’avventura, quella olimpica, che vivrebbe assieme al fratello per la prima volta dall’altro lato della barricata e senza la pressione per il risultato e la preoccupazione per eventuali malanni è un’esperienza che il maggiore dei fratelli trova molto affascinante, mettendo a frutto l’esperienza maturata direttamente sul campo: “Lavorare per le Olimpiadi è allettante. Una figata. Sarebbe divertente andarci. Ho pratico biathlon per diverso tempo, quindi ho una certa esperienza. Comprendo bene cosa pensano gli atleti quando arriva il grande giorno”.

Da migliori del mondo nella disciplina, Johannes Thingnes ancor più di Tarjei, non c’è forse nessuno che conosca gli atleti, i tracciati e le tattiche da poter mettere in atto durante le gare, offrendo agli spettatori da casa un punto di vista veramente unico e approfondita di ciò che accade non solo in pista e al poligono, ma anche nel dietro le quinte, il lavoro che c’è dietro i risultati, sia a livello fisico che mentale.

Prima di questo impegno invernale, per cui le bocche sono ancora cucite da parte di entrambi su eventuali dettagli, i fratelli faranno presto un piccolo ritorno di fronte alla linea di tiro: tra un mese, in Germania, in occasione del City Biathlon di Dresda, saranno impegnati in una gara dedicata alle “leggende” in cui ritroveranno anche Benedikt Doll.

“Non vediamo l’ora. Il pubblico tedesco ci accoglie sempre molto bene, quindi non vediamo l’ora” ha dichiarato Giovannino “Ho ancora un piede dentro. Mentalmente ho finito, ma la mia storia d’amore con questo sport mi spinge a rimanere ancora per un po’”, dice il 32enne. Questo però non significa che la “pensione” sia un problema, tutt’altro e nessun pentimento per la scelta sembra montare all’orizzonte. Restio negli ultimi anni ad allenarsi a lungo lontano da casa, per poter dedicare tempo alla famiglia, il cinque volte medaglia d’oro alle olimpiadi conferma di aver avuto finora una esperienza bellissima della sua vita “post biathlon”. “Non credo di avere rimpianti. Non importa quanto possa sembrare un cliché, c’è un momento per ogni cosa. Ho sempre pensato che questa nuova fase che sto iniziando a vivere sarà la migliore. Ho grande fiducia che continuerà ad essere così.”

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