Vincendo la Vasaloppet, la leggendaria e iconica maratona di sci svedese (90 km da Sälen a Mora, nella Dalarna) lo scorso marzo a soli 18 anni, il super talento svedese Alvar Myhlback è diventato il più giovane vincitore nella storia della celebre granfondo.
Un risultato in qualche maniera annunciato dai tanti successi arrivati ancor in più giovane età, come la vittoria della Craft Skimarathon nel 2022, a cui seguì una squalifica proprio a causa della sua giovane età. Pochi mesi dopo, a soli 16 anni, si classificò ottavo nella Vasaloppet, prima di diventare, nel 2024, lo sciatore più giovane a salire sul podio di questa leggendaria gara con un terzo posto.
Il talento di Myhlback deve molto agli anni trascorsi a Trysil, in Norvegia, dove la sua famiglia ha vissuto negli anni della sua adolescenza. “Tutto è cambiato quando ci siamo trasferiti lì “, ha racconta in un’intervista a Langrenn.com. In questa piccola città, dove torna volentieri per gareggiare nella Trysilsprinten vinta quest’estate per la seconda volta, l’intrattenimento è cosa effettivamente rara e questo gli ha permesso di passare tantissimo tempo sugli sci, dalla mattina alla sera. “Fino a 11 anni, ero come qualsiasi altro bambino, giocavo a calcio e facevo varie attività. Ma a Trysil, lo sci è diventato la mia vita. Quegli anni sono stati fantastici. Trysil è come la mia seconda casa. Le condizioni erano quasi perfette per diventare un bravo sciatore.“
Già a 12 o 13 anni, si allenava 600 ore all’anno, una quantità eccezionale per la sua età. “Probabilmente era un’esperienza estrema” ha ammesso, chiarendo però che ora il suo monte ore di allenamento è salito tra le 900 e le 1.000 ore all’anno. Una scelta che non trova sempre il favore dei suoi allenatori, ma Myhlback si sta facendo conoscere anche per le sue scelte d’istinto. “Ho sempre avuto fiducia in me stesso e ignorato le critiche. Sciavo perché mi piaceva.”
Lo svedese ha provato per qualche tempo ad unire la passione per le lunghe distanze allo sci di fondo tradizionale, vincendo nel 2024 due ori ai Mondiali Juniores di Planica, uno nella staffetta mista e uno individuale nella 10km in classico. Per il momento le strade con la Federazione Svedese di sci sembrano essersi divise, dal momento che lo scorso anno, preferendo il circuito di Ski Classics alle gare nazionali per la qualificazione ai Mondiali juniores di Schilpario, non è stato convocato per le gare iridate di categoria.
Adesso, quindi, il classe 2006 continuerà la sua carriera all’interno del team privato “Lager 157”, dove anche il padre e sua sorella minore, Vera Myhlback, militano, rispettivamente come skimen e atleta della squadra giovanile.
“Ci sono ancora tante gare da vincere, come le altre grandi classiche e il pettorale giallo. E poi se deciderò di lanciarmi a pieno titolo nello sci di fondo tradizionale, le Olimpiadi e i Campionati del mondo saranno obiettivi importanti”.