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Sci di fondo

Sci di fondo – Northug polemico dopo la penalizzazione alla Lysebotn Opp. Poi svela la scelta sulle Olimpiadi

L’inizio del Blinkfestivalen in quel di Lysebotn ha segnato anche il ritorno in gara di Petter Northug, determinato a proseguire la sua preparazione in vista di obiettivi futuri ancora bene da definire. Il norvegese, in particolare, nella salita della Lysebotn Opp in double poling si è reso protagonista di un episodio controverso in occasione del primo sprint presente sul tracciato: vincitore della volata sul traguardo intermedio, Northug è stato penalizzato per via di un’ostruzione nella curva, dove avrebbe tagliato la strada all’avversario, oltre ad aver approfittato di qualche pattinata di troppo. Di conseguenza, la vittoria dello sprint intermedio è stata assegnata allo svedese Anton Persson.

Di seguito il video dello sprint:

Una circostanza per cui Northug, arrivato poi 37° al traguardo finale, si è detto contrariato criticando ai microfoni di NRK la decisione della giuria nel post gara: “Ero il primo ad entrare nella curva, ho parlato con quello contro cui stavo facendo lo sprint. Penso che andasse bene. Abbiamo un cattivo Delegato Tecnico qui, ma va bene così. Non sono d’accordo, ma è così. Non tutti mi vogliono bene. Bisogna accettarlo, se è lui ad averlo detto”.

Immediata la risposta del Delegato Tecnico Hans Jørgen Kvåle, che interpellato da Langrenn e NRK rimprovera a Northug alcune manovre poco affini al regolamento: “Era un po’ stretto lì nella curva. In quel punto i corridori avrebbero dovuto seguire la curva naturale e questo non è stato fatto – spiega Kvåle -. Quando Petter entra lì e prende la curva interna dove si trova Anton, si crea un’ostruzione, e per questo c’è stata una sanzione“. A dire la sua anche Anton Persson, che con Northug si è giocato lo sprint spalla a spalla: “Il solito caos con Petter. È stato divertente, è stato uno sprint fantastico. Ma è stato anche piuttosto duro”.

Proseguendo, Northug trova l’occasione anche per tornare a parlare del suo futuro, sul quale rimangono ancora diversi punti interrogativi tra ipotesi di cambio di nazionalità e proclami vari legati alle prossime Olimpiadi e all’obiettivo Mondiali 2027 a Falun. “Le Olimpiadi di Milano-Cortina? Sono probabilmente fuori portata – ammette il norvegese -. Se si vuole lavorare a un cambio di nazionalità, è soprattutto il 2027 (i Mondiali, ndr) a essere realistico. Per ora, mi concentrerò principalmente sulle lunghe distanze e sul double poling. Metto da parte il sogno olimpico”.

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