Il ritiro dei fratelli Boe ha cambiato gli equilibri della Nazionale norvegese di biathlon, con una nuova generazione di biathleti che si sta affacciando e Sturla Holm Laegreid a raccogliere la pesante eredità di leader del movimento direttamente dalle mani di Johannes Thingnes Boe, battuto sul campo nel finale della scorsa stagione a Oslo.
Questo nuovo equilibrio si riflette anche dall’altro lato del poligono, al cannocchiale, dove presto si esaurirà il mandato di Siegfried Mazet. La Federazione Norvegese di Biathlon ha annunciato questo pomeriggio che al termine della stagione olimpica il tecnico francese lascerà il suo incarico, dopo nove di collaborazione con la squadra norvegese. La notizia è stata annunciata oggi durante il Blink Festivalen a Sandnes.
“Ho trascorso un periodo fantastico con la squadra norvegese e vorrei esprimere la mia profonda gratitudine. Mi sono davvero divertito qui. Ma dopo quasi dieci anni, sento che è giunto il momento di passare il testimone” ha fatto sapere Mazet, che tornerà in Francia dopo l’esperienza scandinava.
Il suo occhio per i dettagli, unito alla sua capacità unica di costruire relazioni solide, lo ha reso uno degli allenatori più rispettati nella comunità del biathlon. Morten Djupvik, segretario generale dell’Associazione norvegese di biathlon, ne tesse le lodi nel comunicato federale: “Siegfried è stato senza dubbio un pilastro del biathlon norvegese. Ha portato sia gli atleti che gli allenatori a un nuovo livello e il suo impatto si farà sentire per molti anni a venire. Siamo grati per il percorso che abbiamo fatto insieme”.
Dello stesso tenore le parole spese dal collega allenatore Egil Kristiansen: “È stato un privilegio lavorare con un allenatore come Siegfried. La sua precisione e dedizione hanno ispirato tutti noi e ha stabilito lo standard per diventare i migliori al mondo”.
Anche Laegreid, vincitore in carica della Coppa del Mondo, sottolinea come Mazet sia stato per gli atleti più di un semplice allenatore, ma piuttosto un mentore, un motivatore e un amico. “Siegfried non ci vede solo come biatleti, ma come persone a tutto tondo. È stato una figura importante per la nostra squadra, sia dal punto di vista professionale che personale. Perdere Siegfried è triste, ma siamo incredibilmente grati per il tempo che abbiamo trascorso con lui. Qualunque cosa riservi il futuro, Siegfried avrà sempre un posto speciale nei nostri cuori”.
Non è però dato sapere al momento se si apriranno per lui le porte della Nazionale transalpina, ma non è difficile sognare: se il tecnico dei francesi Jean Pierre Amat dovesse lasciare al termine di questo quadriennio olimpico, per Mazet le porte della nazionale d’Oltralpe potrebbero aprirsi nuovamente.