La stagione di Calle Halfvarsson si apre in maniera piuttosto diversa rispetto alle abitudini. Il fondista svedese, infatti, ha preso quest’anno la decisione di non fare parte del gruppo nazionale, per dedicarsi a una preparazione estiva individuale nell’avvicinamento alle Olimpiadi. Nei giorni scorsi – a differenza degli altri big svedesi impegnati in raduno a Torsby – il classe 1989 ha preso parte al Blinkfestivalen, dove ha chiuso 36º sulle salite della Lysebotn Opp, 37º sui 50 km della Blink Classics e poi si è preso un 11ª piazza nella mass start a skating, mentre la sprint non lo ha visto andare oltre i quarti di finale. Ora, attraverso alcune dichiarazioni rilasciate all’agenzia TT, lo svedese torna a parlare dei suoi obiettivi e del problema alla schiena che lo ha limitato durante tutta la scorsa stagione.
Menzionando l’obiettivo principale della stagione, Halfvarsson si dice determinato a puntare in alto alle Olimpiadi in Val di Fiemme, ma non nasconde di essere concentrato maggiormente su un altro obiettivo a lungo termine: “Le Olimpiadi sono molto importanti, ma i Campionati del Mondo dell’anno successivo lo sono ancora di più. Sono determinato a partecipare ai Campionati del Mondo in casa, a Falun”. Dichiarazioni che rendono l’idea di quanto lo svedese sia ancora desideroso di dare il suo meglio ai massimi livelli, nonostante ai Mondiali di Falun 2027 ci arriverà alla soglia dei 38 anni.
Con lo sguardo rivolto avanti, lo svedese si districa tra le necessità della vita quotidiana, che richiedono la sua presenza più costante in casa, per prendersi cura dei due bambini. Anche a questo si lega la decisione di allenarsi in maniera autonoma, così da avere orari più elastici: “Voglio passare più tempo a casa e avere il controllo della mia vita. Sono contento dell’estate, ma in inverno vedremo se ho fatto la scelta giusta”.
Infine, Halfvarsson torna a parlare del fastidioso problema alla schiena che lo aveva messo k.o. nell’ultimo inverno, impedendogli di prendere parte ai Mondiali di Trondheim. Lo svedese, che sembra ora aver trovato il giusto equilibrio nel gestire i dolori, esclude la possibilità di un intervento chirurgico: “La mia ernia è sul lato sbagliato e non è adatta a un intervento semplice. Sarebbe una procedura complessa. Devo allenarmi e trovare altri modi per migliorare”. Poi ammette: “Ho un po’ paura che possa ripresentarsi. È faticoso, ma non posso dimenticare la schiena, perché poi potrebbe tornare come uno shock. È noioso”.