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Combinata nordica – Yoshito Watabe traccia la via verso le Olimpiadi: “Voglio apprezzare ogni momento e migliorare passo dopo passo”

Da pilastro della squadra giapponese di combinata nordica, Yoshito Watabe si approccia con grande ottimismo alla prossima stagione di Coppa del Mondo, alla quale chiede di riuscire a fare un passo avanti ulteriore, con l’obiettivo di puntare in alto anche alle Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Se a fare incetta i medaglie e successi è stato finora principalmente il fratello maggiore Akito – campione del mondo, medagliato olimpico in format individuali e vincitore della sfera di cristallo nel 2018 – anche Yoshito può vantare diversi traguardi di spicco che si traducono in un bronzo olimpico e due bronzi mondiali, tutti arrivati in format di squadra. Interpellato dalla FIS, il trentatreenne parla degli highlights della sua carriera e si proietta all’obiettivo a cinque cerchi.

Nonostante le medaglie al collo, il ricordo più caro si lega a una Gundersen di Coppa del Mondo a Holmenkollen, chiusa al 3º posto alle spalle del fratello dopo aver fatto segnare il miglior parziale nel salto: “Ricordo chiaramente la gara di Oslo del 2013. Ho fatto un bel salto e ho potuto lottare e sciare al fianco di Eric Frenzel e mio fratello Akito. È stata una delle gare più emozionanti di tutta la mia carriera”.

Cruciali nel percorso di Yoshito Watabe, i format di squadra, grazie ai quali ha raggiunto i risultati migliori della sua carriera: “Il successo di squadra – approfondisce Watabe – ci insegna cosa significa veramente essere un team. Abbiamo fiducia gli uni negli altri perché abbiamo lavorato duramente insieme e, il giorno della gara, ognuno di noi si concentra sul proprio ruolo. Questo impegno condiviso rende la gioia del successo ancora più significativa. È un sentimento di orgoglio che non si può provare nelle competizioni individuali”. E quale miglior modo per consolidare i rapporti all’interno del gruppo, se non quello di poter condividere gioie e dolori con un propio famigliare: “Akito? È sempre stato un grande atleta e un compagno di squadra di cui mi fido ciecamente. Quando gareggiamo, siamo più che fratelli e sono davvero grato per tutto ciò che abbiamo vissuto insieme”.

Nella lunga chiacchierata, c’è spazio anche per evocare il bronzo di Seefeld 2019, consegnato al Giappone soltanto in tempi recenti, in seguito alla conferma della squalifica della squadra austriaca per doping: “Non capivo appieno cosa fosse successo o perché ci fosse voluto così tanto tempo. Come atleta, avevo sentimenti contrastanti sulla situazione. Spero davvero che una cosa del genere non accada più. Ma alla fine, ricevere la medaglia è la prova che abbiamo fatto del nostro meglio in quel momento. Mi sono sentito ancora una volta grato alla nostra squadra e al nostro staff”.

Nonostante l’età non più giovanissima, Watabe guarda ancora al futuro con grande voglia di crescere e migliorarsi: “Ho avuto una lunga carriera, ma onestamente, le mie prestazioni come atleta di combinata nordica al momento non sono quello che definirei “un successo”. Sto ancora lavorando su molte cose e affrontando nuove sfide. Forse la mia esperienza sarà utile alla prossima generazione. Quindi, voglio apprezzare ogni momento, sia quelli che ho già vissuto, sia quelli che verranno”. In particolare, con lo sguardo a Milano Cortina 2026, gli obiettivi sono ambiziosi per il giapponese: “Voglio migliorare passo dopo passo. E se questo percorso mi porterà a vincere una medaglia, ne sarei molto felice”.

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