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Biathlon – L’Ucraina si affida ai giovani, verso le Olimpiadi ad Anterselva e… oltre

Foto Credits: Dmytro Yevenko/Fondo Italia

Ci sono squadre che – come spesso succede nell’avvicinamento alle stagioni olimpiche – fanno affidamento ai propri elementi più carichi di esperienza, molti dei quali forse giunti al loro ultimo anno ai massimi livelli. Non è il caso dell’Ucraina del biathlon, che a pochi mesi dall’appuntamento con i Giochi di Milano-Cortina si presenta con una squadra improntata sui giovani, con l’obiettivo di offrire loro un primo assaggio dei grandi eventi internazionali e con loro costruire il futuro sportivo della propria nazione. Ad approfondire il tema è l’IBU, che tramite un contenuto interamente dedicato al gruppo maschile dell’Ucraina, esplora l’avvicinamento alle Olimpiadi della nazionale gialloblù.

Sebbene l’esperienza di Dmytro Pidruchnyi rimanga il faro che guida il gruppo, sono diversi i giovani innesti che da quest’anno compongono la squadra A maschile allenata dal tecnico Nadiia Bilova. Sono infatti Bohdan Borkovskyi, Stepan Kinash e Serhii Suprun i nuovi innesti ucraini, che portano con sé forze fresche nel team, andando ad aggiungersi a Taras Lesiuk, Anton Dudchenko, Artem Tyshchenko e Bohdan Tsymbal, oltre all’emergente Vitaliy Mandzin e allo stesso Pidruchnyi.

“Volevo iniziare a coinvolgere i giovani atleti e dare maggiore importanza a questo aspetto – commenta l’allenatrice Nadiia Bilova spronando a dare spazio ai nuovi talenti -. Non per ritardare o posticipare il loro sviluppo come professionisti. Credo che non ci sia motivo di avere paura; è giusto includere i giovani talenti nelle squadre principali. Ovviamente non solo perché sono giovani, ma perché ottengono buoni risultati e hanno del potenziale. Semplicemente, non dovremmo temere questo processo”.

Una scelta che si accompagna anche alla decisione di snellire il gruppo, puntando su meno atleti, ma dando loro maggiore fiducia e responsabilità: “Ci stiamo avvicinando alla stagione olimpica – prosegue Bilova – quindi abbiamo reso il gruppo più compatto per essere più vicini a ogni atleta e dare a tutti l’attenzione di cui hanno bisogno. Sì, ci stiamo preparando per i Giochi, ma guardiamo anche al futuro. Vogliamo che i nostri giovani atleti si integrino nel flusso di lavoro della squadra nazionale ora, non più avanti”.

Proprio per questa volontà di costruire con lo sguardo al lungo periodo, rimangono diverse incognite riguardo alle Olimpiadi e a quello che sarà il piano d’azione per le gare di Anterselva. Anche perché saranno gli stessi atleti a dover dimostrare, a prescindere dalla loro età, di meritarsi un posto per l’evento a cinque cerchi: “Certo, al momento non posso dire quale sarà la formazione definitiva. Ho un’idea di chi sia in grado di gestire la pressione, ma in questa fase posso solo giudicare sulla base dell’allenamento a contatto: come reagiscono gli atleti, come affrontano mentalmente il lavoro. Ma non è del tutto oggettivo. Dovremo aspettare le competizioni per valutare veramente la loro preparazione”. Preparazione, che per i più giovani, prosegue sulla stessa linea di quella dei compagni di squadra più navigati: “Stanno facendo lo stesso lavoro dei ragazzi più esperti. Ad esempio, durante gli allenamenti più intensi, i loro livelli di lattato sono bassi e questo è un ottimo segno. Significa che si stanno già adattando all’intensità”, conclude Bilova.

A fare da ponte tra le nuove e le vecchie generazioni sarà Vitaliy Mandzin, astro nascente del movimento ucraino e già in flower ceremony in Coppa del Mondo nonostante la giovane età. Interpellato dall’IBU, il classe 2003 si dice contento del piano di ringiovanimento della squadra messo in pratica dalla Federazione: “Sono davvero felice che la squadra si stia ringiovanendo e che stiamo riuscendo a costruire un roster relativamente giovane per i prossimi anni. È particolarmente importante che i ragazzi stiano acquisendo esperienza ora, durante il periodo di preparazione olimpica”. Concentrandosi poi sul proprio percorso di crescita e sugli obiettivi per la stagione, Mandzyn aggiunge: “Sono consapevole del livello di responsabilità che comporta una stagione olimpica e sono pronto ad affrontarla. Penso che rispetto allo scorso anno ho già una certa base psicologica su cui posso costruire. Tuttavia, mi considero ancora relativamente nuovo nel biathlon a livello senior e so che c’è ancora molto su cui lavorare. Pertanto, mi sto preparando mentalmente per una stagione completa e costante, per ottenere risultati eccellenti ed essere pronto per le sfide chiave di quest’anno”.

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