Nelle due stagioni nella squadra juniores, Beatrice Laurent ha fatto un vero e proprio salto di qualità, migliorando costantemente, diventando così una delle maggiori promesse del settore giovanile azzurro.
Dopo due stagioni con i tecnici Betta e Corradini, la classe 2005 di Pragelato, arruolata dalla Fiamme Gialle, è ora entrata a far parte del gruppo Milano-Cortina 2026, dove viene allenata da Renato Pasini.
La piemontese sta preparando la sua prima stagione da senior. «La preparazione sta andando bene – ha detto – abbiamo iniziato in tarda primavera allo Stelvio, dove ho avuto qualche problema legato all’alta quota. Poi tutto è filato liscio».
Com’è stato questo passaggio nel gruppo Milano-Cortina dopo aver concluso la tua avventura nella nazionale juniores?
«Ero molto incuriosita da questo passaggio, un cambiamento che ovviamente ogni atleta fa nella sua carriera. Già da principio sapevo che sarebbe stato un grande salto. Mi sono trovata subito bene con le mie compagne, anche con le più grandi come Fede (Cassol, ndr) e Marti (Di Centa, ndr). La loro presenza è importante, perché in ogni allenamento ho la possibilità di imparare qualcosa di nuovo dalla loro esperienza. È importante per me allenarmi con il mio ritmo, senza esagerare o strafare, perché sarebbe controproducente».
Per te sarà una stagione importante con il passaggio da junior a senior, che sappiamo essere uno dei momenti più difficili per l’atleta. Cosa ti aspetti?
«Al momento ci stiamo solo allenando, quindi non posso dire più di tanto. Sicuramente il cambio di categoria si sentirà in gara. Sono soprattutto molto curiosa, poi ovviamente entrando in un mondo nuovo, c’è anche un po’ di timore. Le cose si fanno sempre più serie, ormai questo è un lavoro e ho più responsabilità. Credo ciò renda però tutto anche molto stimolante».
Tra le novità anche un nuovo allenatore.
«Si, anche se già ci conoscevamo bene, visto che con Pax (Renato Pasini, ndr) ci siamo sempre visti in FESA Cup, quindi non è una persona completamente nuova. Ovviamente è un cambiamento anche questo, perché ormai Matteo (Betta, ndr) e Stefano (Corradini, ndr) facevano parte della mia quotidianità. Comunque ci stiamo allenando insieme già da qualche mese e sono contenta di come stanno andando le cose».
Ti sei posta qualche obiettivo specifico per il tuo primo anno da senior?
«Sono sincera, non mi sono posta obiettivi legati ai risultati. Voglio vivermi questo passaggio della mia carriera restando tranquilla, sapendo che ci vorrà tempo. Vedremo poi come inizieranno le cose e come andranno avanti. Ecco, un obiettivo specifico che mi sono posta è migliorare nella forza, dove sono un po’ scarsa (ride, ndr). Ci sto lavorando e vedremo».
Eppure il Mondiale Under 23 di Trondheim non sarebbe un obiettivo banale per te, visto che hai vissuto in Norvegia.
«Sicuramente sarebbe bello tornare in Norvegia per il Mondiale Under 23, perché la considero un po’ la mia seconda casa. Avrei anche persone che verrebbero a seguirmi e tifare per me».
Quanto sei orgogliosa del lavoro che hai fatto nelle ultime stagioni? I tuoi miglioramenti sono stati evidenti.
«Sono tanto orgogliosa di ciò. Mi sono resa conto dei progressi che ho fatto, dal punto di partenza a dove mi trovo oggi. Non me lo sarei mai aspettato. Ovviamente devo condividere i meriti di questo salto di qualità che ho fatto con i miei allenatori, Matteo (Betta, ndr) e Stefano (Corradini, ndr), che mi hanno fatto crescere proseguendo il già ottimo lavoro che avevo svolto con Andrea Gola nel Comitato AOC. L’atleta è al centro dell’attenzione, ma non bisogna mai dimenticare che dietro certi progressi c’è il lavoro degli allenatori».
Con te, in squadra Milano Cortina è salita anche Marit Folie. Prosegue il vostro viaggio assieme.
«Sono molto contenta di avere Marit con me in squadra. È bello continuare questa esperienza insieme, anche perché tra noi si è creato subito un bellissimo rapporto nella squadra juniores. Ed entrambe abbiamo fatto tanti progressi, ottenendo ottimi risultati nella passata stagione».