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Milano-Cortina 2026

Il Ministro dello Sport Abodi al Meeting di Rimini: “Gli effetti di Milano Cortina si vedranno anche dopo le Olimpiadi’

A pochi mesi dall’apertura dei XXV Giochi olimpici invernali e i XIV Giochi paralimpici invernali, c’è ancora chi si chiede se gli organizzatori saranno in grado di offrire alle delegazioni che arriveranno in Italia per conquistare le medaglie a 5 cerchi e dai 3 agitos, avranno davanti a sé uno scenario ideale o se i cantieri ancora aperti nelle diverse località ospitanti rimarranno tali, e i lavori non riusciranno ad essere completati in tempo. Intervenuto al meeting di Rimini, il Ministro dello Sport e i Giovani Andrea Abodi, ha assicurato che l’eredità di Milano-Cortina 2026 è sulla buona strada per essere completata.

Sul versante delle strutture da realizzare per le imminenti Olimpiadi invernali, infatti, il ministro ha dischiarato che verranno mantenuti “gli impegni assunti, il masterplan si completerà con 95 opere e quindi si vedranno gli effetti anche dopo Milano-Cortina 2026 e anche il senso della continuità delle attività della società Simico (società responsabile della realizzazione delle opere, ndr) fino al 2033. Quando venne stabilito il termine del ciclo di vita della società Simico forse non si sono fatti i conti per bene di che cosa significhino le opere, soprattutto di quelle che hanno una portata significativa.”

Ricorda però Abodi alla stampa che è stato necessario, in cabina di regia, fare i conti con una serie di opere che non sarebbero state terminate prima dei Giochi e, pertanto, per evitare un’interferenza da parte dei cantieri,
determinando precarietà e confusione nel momento in cui la macchina organizzativa ha bisogno di essere focalizzata al 100% su atleti e competizioni, “abbiamo fatto una selezione di opere, chiamiamole così, differibili e indifferibili. Quelle indifferibili le abbiamo realizzate, le stiamo realizzando tutte e quelle differibili -inizieremo a realizzarle con la società in collaborazione anche con altri soggetti a partire da Anas subito dopo la chiusura delle Paralimpiadi”.
Secondo Abodi, questa “è la dimostrazione, comunque, di un impegno assunto che si vuole rispettare e portare fino in fondo. Sappiamo che per realizzare opere come quelle che realizzeremo a Longarone, a Cortina, a Sondrio ed altre, opere complesse che presuppongono cantieri di medio periodo, c’è bisogno di tempo, semplicemente questo”.

Abodi ha inoltre confermato l’istituzione di un Forum per la sostenibilità e l’eredità olimpica nei prossimi mesi, per valutare il lavoro della Fondazione Milano Cortina che ha fatto del “risparmio energetico e idrico” uno dei suoi cavalli di battaglia attraverso la “creazione di bacini idrici, i miglioramenti dell’efficienza energetica nelle strutture, l’uso di materiali riciclati e la raccolta differenziata dei rifiuti, ove possibile, diventeranno fattori dell’eredità post-Giochi”, ha dichiarato a Energia Oltre. La sostenibilità dei Giochi non si limiterà però all’aspetto ambientale, a giudizio del ministro, ma comprenderà anche quello sociale ed economico: “Penso che il segnale più importante sia il pareggio di bilancio, perché credo che spesso in passato i grandi eventi abbiano lasciato un’eredità non positiva dal punto di vista finanziario”.

In un momento storico in cui i grandi eventi sportivi sono al centro di scandali finanziari, non ultimi i Mondiali di Trondheim, riuscire ad ottenere il pareggio di bilancio della Fondazione Milano Cortina potrebbe essere un esempio per i futuri eventi sportivi ed “educativo per i prossimi grandi eventi sportivi in ​​Italia, a partire dai Giochi del Mediterraneo di Taranto nel 2026, dall’America’s Cup nel 2027 e dai Giochi olimpici giovanili invernali nel 2028“.

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