L’International Biathlon Union (IBU) ha aggiornato la situazione relativa alle quote di qualificazione per i Giochi Olimpici di Milano–Cortina 2026, che vedranno la partecipazione di massimo dodici biatleti per ciascuna nazionale, come comunicato recentemente dalla federazione internazionale, con 186 (93 maschili e 93 femminili) dei 210 posti disponibili per le quote olimpiche sono già stati assegnati ai Comitati Olimpici Nazionali (NOC), in base alle classifica finale della Coppa del Mondo per Nazioni maschile e femminile della stagione 2024/2025.
“Le nazioni classificate tra il 1° e il 3° posto si sono assicurate sei quote, le nazioni classificate tra il 4° e il 10° posto si sono assicurate cinque quote e quelle classificate dall’11° al 20° posto si sono aggiudicate quattro quote.” spiega l’IBU sul suo sito Biathlonworld. Ciò significa che, se tutte le prime venti nazioni avranno al via 4 atleti, le nazioni dal primo e il terzo posto godono avranno a disposizione due riserve, mentre quelle dal quarto al decimo ne avranno a disposizione una.
La Francia e la Svezia sono le due nazioni che avranno il numero massimo di atleti a disposizione sia al maschile che al femminile; a completare questo “podio” di virtuosi, la Germania al femminile e la Norvegia al maschile.
E l‘Italia? Sia al maschile che al femminile, gli azzurri avranno a disposizione 5 quote, essendosi piazzati rispettivamente al quinto e al sesto posto nella Classifica per Nazioni maschile e femminile.
I restanti 24 posti – 12 uomini e 12 donne – saranno assegnati individualmente in base alla classifica IBU a punti, aggiornata al 18 gennaio 2026, dopo la tappa di Coppa del Mondo di Ruhpolding.
“Solo gli atleti idonei a partecipare alle competizioni IBU e che rappresentano i Comitati Olimpici Nazionali che non hanno già ottenuto quote tramite il punteggio della Coppa del Mondo Nations Cup potranno qualificarsi, ottenendo un massimo di due posti per genere tramite la classifica IBU a punti” conclude l’IBU, a ribadire che, nonostante ci sia stata nelle scorse settimane una certa apertura del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) sul tema, gli atleti ‘neutrali’ provenienti da Russia o Bielorussia non potranno qualificarsi, poiché il regolamento IBU non prevede alcuna normativa a riguardo.