Vanessa Voigt è tornata ieri, in occasione del City Biathlon di Dresda, ad indossare un pettorale di gara dopo sette mesi lontano dalle gare e un anno complicato sia sotto il profilo fisico che mentale. “Non è stato facile. L’estate scorsa la mia mente ha fatto sciopero, e poi l’inverno scorso anche il mio corpo ha fatto lo stesso” ha rivelato la biathleta tedesca, che ha chiuso la gara ai piedi del podio, in un’intervista a Sport1.
Durante l’estate 2024, la 27enne di Smalcalda ha confessato di aver vissuto un periodo altalenante, durante la quale ha attraversato una crisi mentale, che l’ha costretta a prendere la decisione di staccare dal biathlon per qualche tempo e provare a ritrovare la gioia di praticare la disciplina. Dopo diversi buoni risultati ad inizio stagione, con podi individuali e in staffetta, la biathleta ha poi dovuto interrompere la stagione all’inizio di gennaio a causa di un’infezione respiratoria che le ha impedito di prendere parte ai Mondiali di Lenzerheide, tenendo in mente l’obiettivo di Milano Cortina 2026 e la priorità di rimettersi in forma al più presto.
“Anche la pazienza è un elemento importante, ma non è certo il mio secondo nome” ha ironizzato Voigt parlando proprio della scelta di chiudere il suo inverno in anticipo per salvaguardare la sua salute “Ho dovuto prima accettare la situazione, esercitare pazienza e costruire un rapporto di fiducia con i medici”
Ora il peggio sembra di nuovo alle spalle: questa estate la tedesca ha potuto allenarsi a pieno ritmo per più di un mese e ha già completato una gara di prova, descrive la sua condizione attuale, sia personale che atletica, come “ottima”. Tutto merito, a suo dire, dell’ambiente positivo che la circonda fuori dal biathlon e che le “ha dato molta energia. Il mio ragazzo, in particolare, è stato con me 24 ore su 24 e mi ha dato forza durante le settimane che sono trascorse molto lentamente”.
Da questo periodo negativo, Voigt è riuscita anche a trarre qualcosa di positivo: “Trascorrere qualche settimana lontano dal mio ambiente abituale è stata un’esperienza per il futuro. Mi ha insegnato molto e ho imparato cose nuove. Alla fine, non sono solo le gare per le medaglie, ma anche le piccole cose della vita quotidiana che ti insegnano cose nuove e ti rendono orgogliosa”.