Il 25 giugno scorso, la Federazione Tedesca di Sci (DSV) ha annunciato che Victoria Carl, campionessa olimpica in carica della team sprint, è risultata positiva ad un test antidoping effettuato nel mese di marzo, durante i Giochi Mondiali Militari Invernali 2025 organizzati dal Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM) dello scorso marzo e che ha rivelato la presenza di clenbuterolo, una sostanza proibita dalle normative WADA, ma presente in uno sciroppo per la tosse prescrittole da un medico dell’esercito tedesco.
Una notizia che ha colpito il mondo dello sci di fondo come una bomba, visto che l’atleta è campionessa olimpica in carica della Team Sprint. Carl e altre persone coinvolte sono state interrogate dall’agenzia antidoping tedesca NADA nel corso dell’estate, ma a distanza di diversi mesi non è ancora dato sapere quale sarà il futuro della 30enne, anche se è l’ipotesi più accreditata secondo alcuni esperti, è che la fondista della Turingia potrebbe saltare le Olimpiadi, viste le somiglianze con i caso che interessò Therese Johaug nel 2018. La norvegese, all’epoca, fu sospesa per 18 mesi dopo aver assunto la sostanza dopante Clostebol tramite una pomata per le labbra.
Proprio di questa assonanza ha parlato Marit Bjørgen, vice allenatrice della Nazionale norvegese ed ex compagna di squadra di Johaug: “Therese ha avuto una condanna più lunga perché era una atleta di alto profilo ed è la stessa situazione per Victoria. Lei ha una responsabilità propria e deve indagare su tutti i farmaci che usa. Non serve incolpare un medico” spiega Bjørgen, empatizzando completamente con la fondista tedesca, principalmente per questa attesa “Deve essere terribilmente difficile non sapere quale sarà il risultato. Deve essere molto frustrante aspettare e basta… Questo genere di cose dovrebbe accadere più velocemente.”
“Se risultasse un’infrazione simile, (Carl) è una fondista di livello simile a Therese, quindi non dovrebbe esserci alcuna differenza. Ma a prescindere da ciò, è una tragedia.” conclude la 45enne leggenda dello sci di fondo “Sarebbe meglio per tutte le parti in causa che tutto si svolgesse in modo rapido ed efficiente”
Anche se l’allenatore della nazionale tedesca Per Nilsson non ha avuto molti contatti con Carl, ha spiegato che per ora non si può far altro che attendere “L’ultima notizia che ho sentito è che potrebbe esserci qualcosa a metà settembre” ha detto ad Expressen. Inoltre, va ricordato, che dopo la decisione della NADA, spetterà alla Federazione Internazionale di Sci FIS e alla WADA confermare la sospensione.
Nel frattempo, Carl si sta allenando autonomamente, spiega Nilsson: “È un’atleta tenace che può superare se stessa in questa situazione.”