A diverse settimane dal fatale incidente sul Karakorum che è costato la vita a Laura Dahlmeier, sembrerebbe esserci una svolta sorprendente: secondo fonti dal Pakistan, una squadra dovrebbe partire alla volta del luogo dell’incidente per recuperare la salma della stella del biathlon. Non c’è ancora alcuna conferma ufficiale, ma la notizia è stata ripresa da diversi portali di informazione in Germania.
Secondo il quotidiano Bild, una guida alpina dell’agenzia con cui viaggiava la campionessa olimpica avrebbe confermato che una spedizione è stata avviata per recuperare il corpo sul Laila Peak, dove la 31enne ha perso la vita il 28 luglio scorso, colpita da una frana durante la fase di discesa.
Nelle ore immediatamente successive all’incidente fatale, era stata comunicata la decisione di non procedere con operazioni di recupero, nel rispetto della volontà espressa dalla stessa atleta, in una richiesta scritta, e dai suoi familiari di non mettere in pericolo altre vite. “Era volontà espressa e scritta di Laura Dahlmeier che in un caso come questo nessuno rischiasse la vita per salvarla. Il suo desiderio era di lasciare il suo corpo in montagna in questo caso” aveva scritto in un comunicato il suo management all’annuncio della sospensione delle ricerche, confermando la morte dell’atleta. Ora tutto sembrerebbe essere messo in discussione, anche se, al momento, non ci sono conferme da fonti ufficiali, né da parte del management dell’atleta, né da parte delle autorità locali pakistane.
Attualmente, ai genitori e ai suoi tanti tifosi, resta solo un monumento commemorativo nella città natale, Garmisch-Partenkirchen, all’interno dei giardini termali che potrebbero essere presto dedicati all’atleta, stando alla volontà del sindaco.