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Biathlon – Il CIO apre a russi e bielorussi, ma l’IBU risponde così…

Venerdì scorso, in occasione dell’Executive Board Meeting del CIO tenutosi a Milano, la presidente Kirsty Coventry ha annunciato il semaforo verde per la partecipazione alle Olimpiadi 2026 degli atleti russi e bielorussi in qualità di Atleti Individuali Neutrali (AIN), sulla falsa riga di quanto avvenuto per Parigi 2024.
Alle singole Federazioni Internazionali, ora, il compito di decidere se e come procedere per il processo di qualificazione ai giochi degli atleti: alcune discipline, come il pattinaggio di figura e lo sci alpinismo, avevano già aperto le loro porte nei mesi scorsi; altre invece, sembrano irremovibili nelle loro posizioni.

Quest’ultimo è sicuramente il caso dell’International Biathlon Union (IBU) che a fine agosto aveva già chiarito le quote olimpiche e precisando con chiarezza e la normativa che regola la qualificazione ai Giochi per la disciplina. A cui segue una nota dei giorni scorsi, pubblicata sul proprio sito Biathlonworld proprio a seguito dell’annuncio del CIO: “L’ IBU ha preso atto dell’annuncio del CIO in merito alla partecipazione dell’AIN ai Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina . Questa decisione riguarda gli atleti che si sono qualificati attraverso la procedura di qualificazione della Federazione Internazionale per i Giochi Olimpici Invernali. L’annuncio del CIO non modifica lo status o le regole di qualificazione del biathlon. L’IBU è e rimane responsabile dell’organizzazione delle gare di qualificazione di biathlon per i Giochi secondo il proprio regolamento. Il regolamento IBU per eventi e competizioni non prevede una norma per la partecipazione di atleti neutrali. Ciò significa che solo gli atleti che rappresentano una federazione affiliata all’IBU possono partecipare alle competizioni IBU. L’Unione Russa di Biathlon e la Federazione Bielorussa di Biathlon sono sospese dall’IBU in base alla decisione del Congresso IBU del settembre 2022 .”

Se ciò non bastasse, anche nella comunicazione social è evidente l’intento di andare dritti per la propria strada, ribadendo il supporto totale della biathlon family alla comunità ucraina: per la Giornata Internazionale della Pace, celebrata ieri in tutto il mondo, i canali social dell’IBU hanno condiviso un post in cui si ricordano e si onorano “i valori del rispetto, dell’amicizia e della solidarietà che ci uniscono tutti. Un ricordo che, oltre la competizione, la famiglia del biathlon è unita per la pace”, allegando un piccolo video in cui Yuliia Dzhima sventola la bandiera ucraina durante gli scorsi Mondiali di Lenzerheide, aiutata da Elvira Oeberg.

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