Il fondista russo Andrey Parfenov è risultato positivo al meldonium, una sostanza presente nella lista delle sostanze ritenute illegali dall’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA). La notizia, dopo essere stata riportata da diversi media russi, è stata confermata dallo stesso atleta. Una notizia che sicuramente mette in allerta per quello che potrebbe accadere con un eventuale ritorno alle competizioni internazionale degli atleti russi dopo un quadriennio senza controlli effettuati dagli organismi internazionali.
“Di recente ho ricevuto un risultato inaspettato e spiacevole da un test antidoping. Nel mio organismo è stato rilevato del Meldonium” ha dichiarato il 37enne in un video messaggio sul canale Telegram della sua squadra, che opera nella regione di Leningrado.
Il meldonium, va ricordato, è una sostanza in grado migliorare le prestazioni negli atleti di resistenza, riducendo la produzione di lattato, ottimizzando l’accumulo e l’uso di glicogeno e proteggendo dallo stress ossidativo. Dal 2016, è vietato dalla WADA.
Parfenov ha sottolineato di non comprendere come la sostanza sia entrata nel suo organismo: “Durante tutta la mia carriera ho sempre fatto estrema attenzione alla mia alimentazione e agli integratori che assumevo. Questa notizia è uno shock. Ora cercherò di capire come possa essere successo. Sono consapevole che le regole antidoping stabiliscono la responsabilità piena dell’atleta su tutto ciò che assume, e devo accettarlo”.
L’atleta ha inoltre precisato di non aver mai assunto sostanze proibite volontariamente: “Questo episodio” conclude “dimostra ancora una volta quanto fragile sia la carriera di un atleta e di un allenatore. Per me lo sport non è solo un lavoro, è tutta la mia vita. Spero di scoprire cosa sia accaduto e trarre le mie conclusioni, così da poter continuare la mia carriera sia come atleta che come allenatore.”
Parfenov, 37 anni, è tre volte campione nazionale russo di sci di fondo e vanta diversi podi in Coppa del Mondo: una vittoria in team sprint nel con Gleb Retivykh nelle prove pre-olimpiche a Pyeongchang nel 2017 e due terzi posti in sprint, nel 2015 a Rybinsk e nel 2017 sempre in Corea del Sud.