Ha fatto discutere nei giorni scorsi la dichiarazioni di Linn Svahn in merito ad un’eventuale partecipazione degli atleti russi alle gare olimpiche di Milano Cortina 2026: la svedese, infatti, si dice pronta, se necessario, a boicottare le gare a cinque cerchi.
La NRK ha interpellato anche Johannes Hoesflot Klaebo, che in Val di Fiemme punterà a stabilire nuovi record di vittorie e medaglie, in merito alla questione. Il norvegese ammette di non aver considerato ancora una tale ipotesi.
“Ad essere sincero, non ci ho ancora pensato. Vedremo prima come andrà a finire e poi ne riparleremo” ha affermato, pur chiarendo che la sua posizione in merito al conflitto tra Russia e Ucraina non è cambiato, e ritiene giusto escludere gli atleti russi fintanto che le ostilità proseguono. “Dobbiamo fare qualcosa per fermare la guerra, ed è questa la cosa più importante. Lo sport diventa una cosa molto piccola in tutto questo.”
Sottolinea che non spetta a lui decidere e che le discussioni nelle sale dei bottoni non influenzano la sua preparazione alle Olimpiadi. Allo stesso tempo, ammette di essere sorpreso dal protrarsi generale della situazione: “Se me lo avessero chiesto quando è successo, non avrei mai pensato che tre anni e mezzo dopo ci sarebbe stata ancora la guerra.”