L’allenatore ceco Michal Doležal ha assistito al primo trionfo internazionale di Kamil Stoch dall’inizio della collaborazione individuale con il tre volte campione olimpico, sebbene l’affermazione sia giunta nella Super Team e non in una gara individuale, dove il 38enne polacco ha iniziato faticando nella gara dal trampolino normale e giungendo solo 31º. Anche le qualifiche nella gara dal trampolino lungo non sono andate come ci si aspettava a causa di una piccola caduta in fase di atterraggio che gli ha impedito di accedere alla gara individuale di sabato.
Di seguito, le parole dell’allenatore ceco che collabora con Stoch dalla primavera del 2024: “Penso che Kamil fosse piuttosto incazzato.. Aveva già un piano per la gara individuale, ma non è riuscito a realizzarlo. All’inizio sono rimasto senza parole e detto tra noi queste parole purtroppo non sono adatte alla pubblicazione (ride ndr) Tutti i salti di venerdì sono stati positivi. Bisogna trarre aspetti positivi da una situazione del genere, calmare l’atleta e preparare un piano d’azione. Ci siamo riusciti. Domenica ha già mostrato i salti che sappiamo che può eseguire. Era mentalmente pronto per la gara individuale di sabato, ma ha mantenuto questa mentalità per la Super Team di domenica. Ha spento il cervello e ha mostrato di cosa è capace”.
Il 38enne ha liberato il suo pieno potenziale per la prima volta quest’estate in una gara internazionale, realizzando tre salti lunghi e costanti nella gara a coppie che sarà presente anche ai Giochi Olimpici invernali in programma dal 6 al 22 febbraio prossimi in Italia.
Poi Doležal prosegue: “Avevamo già visto i suoi salti ai Campionati Estivi Polacchi e durante gli allenamenti, quindi sapevamo che poteva farcela. Tuttavia, quei salti erano ancora instabili. Stiamo lavorando sull’atterraggio, ma deve essere perfezionato in allenamento. Il suo perfezionismo non è del tutto sano, e lui stesso ne è consapevole”.
La caduta a Predazzo è stata la terza di Stoch quest’estate. A luglio era caduto durante i campionati nazionali a Wisła e ad agosto durante il Grand Prix di Courchevel. Entrambe le volte, la causa è stata un errore tecnico e la difficoltà a guadagnare metri extra.
Il 47enne poi conclude: “Lo avevamo già dimostrato a Courchevel. L’inizio è stato ancora peggiore. Il modo in cui ne è uscito dimostra il carattere del gruppo. Se qualcosa non avesse funzionato, non ci saremmo ripresi. Dopo Predazzo, abbiamo fatto due settimane di riposo. Prima, però, qualche giorno di recupero, visto che il weekend in Italia è stato duro per lui, soprattutto dopo la caduta. Poi ci sarà un blocco di preparazione fisica, seguito da un ritiro di allenamento a Zakopane e dalle gare finali del Grand Prix tra Hinzenbach e Klingenthal”.