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Sci di fondo

Sci di fondo – Therese Johaug ancora in corsa: nel 2026 al via della Mezza Maratona di Copenaghen

Therese Johaug ha annunciato per la seconda volta la fine della propria carriera dopo i Mondiali di Trondheim 2025, lasciando la scena con tre argenti e un bronzo e rinunciando a un’eventuale rincorsa verso Milano-Cortina 2026. La campionessa norvegese, già ritiratasi dopo le Olimpiadi di Pechino 2022 per dedicarsi alla famiglia, ha confermato in primavera la decisione definitiva di appendere gli sci al chiodo, annunciando poco dopo l’arrivo del suo secondo figlio insieme al marito, Nils Jakob Hoff.

Eppure, lo spirito competitivo di Johaug non sembra essersi esaurito. Nel podcast “Gukild og Johaug”, la trentasettenne aveva già annunciato di voler rimettere gli sci ai piedi per la storica maratona di sci norvegese, la Birkenbeinerrennet, a soli due mesi dal parto; ora, in un nuovo episodio, rivela di avere ancora un altro obiettivo sportivo per l’autunno 2026: partecipare alla Mezza Maratona di Copenaghen.

“Sarà impegnativo, perché sarò incinta per altri tre mesi e poi dovrò partorire, ma l’obiettivo è correre in 1h10′” ha dichiarato.

La scelta non è casuale. L’edizione 2026 della gara danese avrà lo status di Campionato del Mondo, assegnato ogni due anni da World Athletics alle mezze maratone, che non rientrano né nel programma olimpico né in quello mondiale tradizionale, ma sono inglobati dal 2023 all’interno dei Campionati del mondo di corsa su strada.

Non è la prima volta che Johaug si mette alla prova nella corsa su strada. L’anno scorso ha vinto una mezza maratona nazionale a Grue, in Norvegia, fermando il cronometro su 1h11’27. In precedenza si era cimentata anche nei 10.000 metri, vincendo il titolo nazionale nel 2019 e ottenendo tempi sufficienti a superare il limite di qualificazione per i Campionati del Mondo di atletica l’anno successivo.

In un certo senso, quindi, per Johaug si tratterà di un ritorno ad un campionato mondiale, anche se in una disciplina completamente diversa. Un crono sotto l’ora e dieci le consentirebbe di lottare per un piazzamento tra le prime quindici, lontano comunque dalla zona medaglie: nel 2023, l’oro fu conquistato dalla keniana Peres Jepchirchir con 1h07’25.

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