Una delle atlete che domenica gli appassionati di biathlon troveranno sulla linea di partenza del Loop One Festival è la svedese Ella Halvarsson, vince campionessa del mondo nell’individuale agli scorsi Mondiali di Lenzerheide. La 25enne di Borlänge si presenta in uno stato di forma più che convincente, dopo aver fatto vedere ottime cose durante i test interni dello scorso weekend ad Östersund, confermando le ottime sensazioni provate nel corso della preparazione.
Ma dietro ai risultati incoraggiante c’è stato un percorso tutt’altro che semplice. Intervistata da SVT Sport, Halvarsson ha raccontato di aver rivoluzionato il proprio metodo di allenamento, inserendo sessioni in condizioni di caldo intenso, un metodo di allenamento che è entrato stabilmente nei programmi di diverse discipline di resistenza, come fondo e biathlon, ma anche nell’atletica e che si pone come obiettivo quello di migliorare la capacità di assorbimento dell’ossigeno, con un effetto simile al lavoro in quota. Secondo l’ex biathleta Mona Brorsson, che oggi collabora in veste di esperta per SVT, si tratta di una pratica destinata a diffondersi sempre di più tra gli atleti.
All’inizio non è stato però facile adattarsi a questa nuova routine, ha spiegato Halvarsson: “Avevo troppo caldo, continuavo a spingere e sono quasi svenuta. Mi sentivo molto stanca e poi è arrivata un’ondata di calore, quindi è stato un po’ troppo.”
Tuttavia, vedendo i risultati dei test, si è dimostrata una scelta che ha pagato immediatamente, migliorando quanto fatto vedere già nella scorsa stagione invernale.
“Ho sparato abbastanza veloce e abbastanza bene. È una bella sensazione, la forma sta arrivando ed è bellissimo” ha commentato soddisfatta, consapevole ora di potersi candidare con diritto ad un ruolo di protagonista non solo nel massimo circuito, ma anche e soprattutto ai prossimi Giochi Olimpici.