Lo scorso 15 febbraio, Antonin Guigonnat è diventato papà per la prima volta della piccola Lucie: la gioia per l’evento non ha esaurito la voglia del 34enne di continuare ad essere un biathleta d’élite e il non posto della Mass Start di Pokljuka, poche settimane dopo, lo dimostra. Tuttavia gli ultimi mesi hanno anche confermato che la vita da sportivo di alto livello con una giovane famiglia non è tutta rose e fiori, nemmeno per un papà.
Come riporta Nordic Magazine, che ha preso parte ad una conferenza stampa online organizzata dalla Federazione francese in occasione del raduno di Font-Romeu dei Bleus, il biathleta dell’Alta Savoia ha fatto del compromesso una delle principali caratteristiche della sua preparazione verso la stagione olimpica, lasciandosi talvolta prendere la mano. “Con una bambina piccola a casa, non ho voluto metterla in secondo piano” ha spiegato “Quando non ero in ritiro con la squadra, ho rinunciato a molte sessioni di allenamento per poter godere dell’avventura di essere papà. Per me è più importante della mia carriera ad alto livello”.
Questo ha creato un divario tra Guigonnat e i suoi compagni di squadra, come spiega il tecnico Simon Fourcade, che non sempre ha portato ad effetti positivi: “Quando arrivava al ritiro, voleva fare quanto gli altri o anche di più per recuperare il gap. Però quando non fai granché per due settimane e vuoi recuperare facendo di più, ti blocchi e finisci il ritiro completamente distrutto. Il raduno di luglio è stato molto complicato.”
Da allora, però, la lezione è stata imparata e l’atteggiamento è cambiato, cercando di conciliare meglio le due vite, quella di padre e quella di atleta. “Anche se dà la priorità a sua figlia quando è a casa, ora non è completamente fuori forma quando viene in ritiro ed è in grado di rispondere alle sessioni proposte senza generare ulteriore affaticamento” ha commentato ancora Fourcade “Si percepisce chiaramente dal suo atteggiamento e dalla sua forma fisica che rispetta molto di più il suo allenamento rispetto all’inizio della preparazione. Ha dovuto perdere 4 o 5 chili e questo, ovviamente, gli rende il compito un po’ meno difficile”.
Quel che è andato “storto” ad inizio estate non è ancora perfettamente recuperato; lo conferma lo stesso atleta: “Sono ancora indietro rispetto ai big della squadra, ma ho sempre vissuto così, una preparazione sfalsata.” L’importante però sarà per lui essere al top della forma tra un mese, quando la squadra A maschile e i pretendenti all’ultimo posto per l’apertura della Coppa del Mondo si recheranno a Geilo, in Norvegia, per il raduno sulla neve, dove verrà presa la decisione finale: Guigonnat si giocherà l’ultimo posto contro Oscar Lombardot e Gaëtan Paturel. “L’attenzione è su questo primo weekend norvegese, conclude. Se avrò il livello giusto, potrò poi passare alla stagione olimpica.”