C’è un respiro che nasce sulle montagne, attraversa le valli e arriva fino al cuore della città. È quello di “Circles, il viaggio dei Giochi”, l’opera prodotta da Livigno e ideata da Giulia Staccioli e Jacopo Pozzi, che dopo il debutto trionfale dello scorso febbraio a Livigno, torna in scena in una veste inedita e affascinante, approdando al Teatro Carcano di Milano dal 14 al 16 novembre. Un appuntamento che segna l’inizio del cammino verso un inverno che sarà diverso da tutti gli altri: quello che condurrà Livigno a vivere, da protagonista, l’emozione irripetibile dei Giochi del 2026.
Nato per celebrare il “meno un anno” all’appuntamento olimpico e inserito per l’occasione nell’offerta di Cultural Olympiad, Circles è un progetto unico nel suo genere: una produzione originale di Livigno, prossima venue olimpica e da sempre luogo simbolo dell’energia alpina, dell’eleganza e della creatività sulla neve. L’opera, firmata dal collettivo Kataklò Athletic Dance Theatre, fonde la poesia del gesto atletico con la potenza espressiva della danza, in un percorso narrativo che attraversa la storia dell’uomo, dello sport e della montagna.
Dopo l’esordio nello straordinario Alpine Sky Theater, la struttura geodetica costruita nel cuore innevato di Livigno, lo spettacolo approda ora a Milano senza perdere nulla della sua forza primordiale: un viaggio che inizia nel mondo antico e si conclude nel futuro, con la nascita del freestyle, disciplina che più di ogni altra incarna l’anima livignasca. Cinque quadri, come i cerchi olimpici, accompagnano il pubblico tra storia, sogno e libertà, attraverso coreografie di grande intensità e un linguaggio scenico che unisce parola, movimento e musica in un flusso continuo, capace di parlare a tutti.